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L'arte del bere

Un panorama a 360° all'insegna del gusto e dello stile mediterraneo

09 Settembre 2019

I vini italiani protagonisti della seconda stagione di Winemasters

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di Redazione | in 
Arte del bere

Dopo la Francia, arriva in tv l'Italia dei vini e dei tanti vigneti. Il canale Winemasters.tv dedica tutta la seconda stagione dei suoi documentari sul vino a cinque regioni vinicole in Italia: il Piemonte raccontato dalla famiglia Gaja, il Veneto, raccontato da Masi / Boscaini, la Toscana raccontata dalla famiglia Antinori, la Campania raccontata dalla famiglia Mastroberardino, la Sicilia raccontata dalla famiglia Tasca. Ogni episodio di Masters of Wine è arricchito da approfondimenti e riflessioni dei "master of wine" Richard Hemming e Sarah Heller, nonché dello scrittore specializzato sul vino italiano Burton Anderson.

Nel primo episodio si affrontano i vini Barolo e Barbaresco, molto richiesti dai collezionisti. Sebbene le due cittadine piemontese siano molto vicine e i vini siano entrambi prodotti da uve Nebbiolo, alcuni sostengono che il Barolo sia più maschile e il Barbaresco sia più femminile. Gaia Gaja: "Il Barolo è un gentiluomo e il Barbaresco è una signora, ma una signora "dura". Angelo Gaja: "Le piccole imperfezioni danno l'anima al vino".

Nel secondo episodio si narra di come la Campania fu chiamata "Campania Felix" dai Romani, che significa "Terra felice". I romani la consideravano il posto migliore dove coltivare la vite. Il produttore Mastroberardino fu l'unico a mantenere la fiducia nelle uve autoctone dell'Aglianico di Taurasi. Alcuni dicono che questi sono vini archeologici, altri dicono che è il Barolo del Sud. Ma secondo Burton Anderson: "Il Barolo dovrebbe essere chiamato l'Aglianico del Nord".

Il terzo episodio narra la rinascita dei vini italiani, iniziata in Toscana con uve Sangiovese. Piero Antinori è stato uno dei primi a produrre Chianti Classico di alta qualità e ha presentato il primo Super Tuscan. Antinori è una delle più antiche aziende al mondo a conduzione familiare. Alessia Antinori (26a generazione): "Ci vogliono secoli per costruire un nome e solo pochi secondi per distruggerlo".

Il quarto episodio affronta l'Amarone della Valpolicella, un vino che è stato inventato per errore. Il metodo "Appassimento" è un processo affascinante, i vini concentrati sono prodotti da uve che vengono essiccate su graticci di bambù per mesi. Raffaele Boscaini: “Mio nonno beveva Valpolicella come vino di tutti i giorni e Amarone per Natale, ma aveva bisogno di un vino per la domenica. Così ha inventato il Ripasso".

Nel quinto episodio si viaggia nella Tenuta Regaleali, nel mezzo della Sicilia, come un'oasi nel deserto. Il primo prestigioso vino Nero d'Avola è stato prodotto qui dall'antica e nobile famiglia Tasca d'Almerita. Lucio Tasca: "Devi essere un fatalista per coltivare viti sull'Etna".

Winemasters.tv è un'iniziativa di Farmhouse TV & Film, società di produzione cinematografica e televisiva con sede nei Paesi Bassi.

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