Slow Wine: ecco i tre premiati della guida 2020
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Compie 10 anni Slow Wine, la guida ai vini di Slow Food Editore che ha spostato l’oggetto della fotografia del vino italiano dal bicchiere ai luoghi e alle persone che contribuiscono ogni giorno a produrre le etichette che noi tanto amiamo.
Nata dopo l’esperienza di Vignerons d'Europe - gli incontri che nel 2007 e 2009 hanno riunito vitivinicoltori di tutta Europa - partiva da un’idea semplice che i risultati di queste 10 edizioni hanno confermato: conoscere territori e protagonisti, i loro sforzi, i loro traguardi, la loro volontà di modificare il singolo gesto quotidiano per cambiare il mondo della viticoltura, per restituire il senso più compiuto al piacere di degustare un buon vino.
Per la prima volta la guida è stata in parte svelata in anteprima a Milano - in attesa del grande appuntamento con i produttori di sabato 12 ottobre a Montecatini Terme - in un evento della Milano Wine Week durante il quale i curatori, Giancarlo Gariglio e Fabio Giavedoni hanno consegnato i tre premi speciali:
Il premio alla carriera va a Edi Keber (Cormons, GO), portabandiera del suo amato Collio, negli anni ha compiuto scelte coraggiose volte all’esaltazione del terroir, realizzando una sola splendida etichetta e praticando un’agricoltura rispettosa dell’ambiente e della biodiversità. «Il mio sogno è vedere un giorno un vino unico, il Collio condiviso e prodotto da un unico territorio appartenente a due Stati, l’Italia e la Slovenia: sarebbe il vino della prima denominazione transnazionale europea. Purtroppo, se un giorno questo muro sarà abbattuto, chi potrà goderne non sarà la mia generazione ma quella dopo di me» ha dichiarato Edi Keber.
Al Paradiso di Manfredi (Montalcino, SI) va il premio alla viticoltura sostenibile perchè tutto è armonia e attenzione per l’ecosistema e la natura nelle vigne-giardino di Florio Guerrini, armonia e attenzione che si sentono poi nei rossi di questa cantina, vibranti di vita. «Abbiamo un suolo e un microclima che ci permettono di non dover intervenire né in vigna né in cantina e di continuare a produrre i nostri vini così come li abbiamo sempre fatti nella nostra famiglia» hanno raccontato Florio Guerrini e la figlia Gioia.
Il premio al giovane vignaiolo va in realtà a un gruppo, SoloRoero: tre giovani vignaioli, delle aziende Valfaccenda con (Canale, CN), Cascina Fornace e Alberto Oggero (queste ultime a Santo Stefano Roero, CN), animati dal grande amore per il Roero, una vitalità la loro in grado di dare una scossa alla denominazione e di aggiungere un rinnovato spirito di cooperazione e confronto che da tanto non si respirava con così tanta forza in Piemonte. «Era il 2014 quando abbiamo raccontato per la prima volta ai ragazzi di Slow Wine il nostro progetto di SoloRoero e sono stati proprio loro i primi a crederci e a sostenerci» hanno ricordato Luca Faccenda, Enrico Cauda e Alberto Oggero. L’appuntamento con il Roero e con le cantine che avranno la possibilità di raccontarsi all'evento Solovino è per il 21 marzo 2021.