Cina: al via le misure antidumping sulle importazioni di brandy dall'UE, prove di dialogo con la Francia
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Il Ministero del Commercio cinese ha annunciato che a partire dal 15 novembre 2024 imporrà misure antidumping temporanee sulle importazioni di acquaviti a base d'uva (brandy) in contenitori inferiori a 200 litri provenienti dall'Unione Europea.
La decisione fa seguito a un'indagine preliminare che ha rilevato che i produttori di brandy dell'UE stavano praticando il dumping su alcuni prodotti in Cina, minacciando di causare danni sostanziali all'industria nazionale, ha dichiarato il ministero in un comunicato 商务部公告2024年第50号 关于对原产于欧盟的进口相关白兰地实施临时反倾销措施的补充公告;
Secondo il ministero, gli importatori di brandy originari dell'UE devono consegnare presso le dogane cinesi un deposito basato su margini di dumping compresi tra il 30,6% e il 39%.
Nel frattempo i rappresentanti dell'Ufficio Nazionale Interprofessionale del Cognac (BNIC), dell'Ufficio Nazionale Interprofessionale dell'Armagnac (BNIA), della Federazione degli Esportatori di Vino e Liquori (FEVS), della Maison des Vins et Spiritueux (MVS) e di altri gruppi hanno incontrato il Presidente Macron, sostenendo che “l'indagine cinese non è un problema legale ma politico, al quale si può dare solo una risposta politica”.
In un comunicato stampa Les filières Cognac et Armagnac reçues par le Président de la République pour parler des taxes antidumping chinoises, il BNIC ha osservato che: “i recenti scambi tra le autorità francesi e cinesi in occasione della Fiera di Shanghai hanno permesso di riannodare il filo del dialogo, preludio essenziale all'emergere di una soluzione bilaterale, [...] l'annuncio che il deposito cauzionale imposto dall'11 ottobre agli importatori di Cognac e Armagnac potrebbe essere sostituito da una garanzia bancaria meno complessa, può essere visto come una prima reazione positiva”.
Per ulteriori informazioni: China to impose temporary anti-dumping measures on EU brandy imports - People's Daily Online