Dazi Cina vs Usa: i vini americani rischiano di "perdere il mercato"
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Il Wine Institute of California ha risposto all'annuncio sulla proposta di una tariffa ulteriore del 15% del governo cinese sul vino americano, avvertendo che la mossa potrebbe avere "un significativo impatto negativo sulla crescita futura delle esportazioni di vino in Cina", il che potrebbe tradursi in "mercato perduto" negli anni a venire "per i produttori di vino americani".
In occasione dell’entrata in vigore dei superdazi cinesi nei confronti di 128 beni importati dagli Stati Uniti, tra i quali carne di maiale, vino e frutta, per un totale di 3 miliardi di dollari, in risposta alla “mossa protezionistica” decisa dal presidente Donald Trump su acciaio e alluminio, Robert Koch, ceo del Wine Institute of California, ha dichiarato in una nota inviata al magazine Drink Business: "La rappresaglia cinese contro il vino degli Stati Uniti metterebbe i nostri produttori in uno svantaggio significativo in uno dei mercati più importanti del mondo in un momento critico".
La notizia arriva appunto quando le esportazioni di vino americano verso la Cina continentale stanno facendo notevoli progressi in un paese che presto diventerà il secondo mercato vinicolo più redditizio del mondo solo dietro agli stessi Stati Uniti. Pochi giorni fa, l'istituto ha annunciato che le esportazioni di vino americano (97% dalla California) in Cina (compresa Hong Kong) sono aumentate del 10% nel 2017 a $ 197 milioni. Il valore delle esportazioni di vino americano/californiano nella sola Cina continentale è aumentato del 450% negli ultimi dieci anni, secondo l'associazione di categoria.
La rappresaglia sul vino americano, uno dei prodotti che vedranno aumentare le tariffe del 15% o del 25%, secondo Koch vanificherà il duro lavoro di anni dei produttori di vino americani, proprio quando i suoi principali concorrenti, come Australia e Cile, beneficeranno di tariffe ridotte grazie agli accordi di libero scambio.
Al momento, gli Stati Uniti sono il sesto maggiore esportatore di vino in Cina dopo Francia, Australia, Cile, Spagna e Italia, rappresentando circa il 3% del mercato delle importazioni di vino in bottiglia del paese, secondo i dati diffusi dalla dogana cinese. L'industria vinicola californiana contribuisce con 114 miliardi di dollari l'anno all'economia statunitense e impiega 786.000 americani a livello nazionale.