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Studi e Ricerche

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14 Aprile 2025

Dove sarà la produzione vinicola tra cent’anni? Cabernet Sauvignon nello Yorkshire

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di Vittoria Alerici | in 
 Studi e Ricerche

Il mercato dei vini pregiati continua a svolgere un ruolo fondamentale nell'industria globale del lusso, raggiungendo un valore stimato di 30 miliardi di euro nel 2024. Tra il consumo domestico e quello fuori casa  il vino rimane una componente essenziale del mercato del lusso da 1,48 trilioni di euro  e soddisfa l'interesse di un'ampia gamma di consumatori. I dati provengono dal primo rapporto Fine Wines and Restaurants Market Monitor elaborato da Bain & Company in collaborazione con Altagamma e recentemente presentato al Vinitaly.

L'industria del fine dining è in rapida ripresa, con una crescita del 27% dal 2022 al 2024, raggiungendo un mercato previsto di 28 miliardi di euro. L'Europa guida il settore, ospitando oltre la metà dei 14.000 locali di fascia alta del mondo.

Nel report la società di consulenza si occupa anche del futuro e lancia previsioni su come sarà il panorama vinicolo tra meno di 100 anni. "Il cambiamento climatico sta ridisegnando la mappa del vino", si legge nel rapporto. Già nel 2024 le regioni dell'Europa meridionale hanno dovuto affrontare aumenti di temperatura di 3°C dalla fioritura alla vendemmia, nonché siccità estreme, con una diminuzione delle precipitazioni di 50 mm.

La minaccia per i vigneti tradizionali potrebbe spingere la viticoltura verso aree più settentrionali. Il rapporto cita la Danimarca come un Paese che "guadagnerà terreno con stagioni di crescita più lunghe e condizioni più miti". La Danimarca produce già vino. Il Paese è stato ufficialmente riconosciuto come regione produttrice di vino dal 2000, anche se l'industria è ancora relativamente piccola. Attualmente il Paese, che si trova tra il 54° e il 58° di latitudine nord, è considerato l'area di coltivazione della vite più settentrionale d'Europa. Il vigneto Nygaardsminde si trova a una latitudine di 57,29° ed è registrato come il vigneto professionale più settentrionale della Danimarca.

Il rapporto di Bain & Company cita altre zone della Scandinavia meridionale, della Francia settentrionale, della Germania e dell'Inghilterra come futuri centri di produzione vinicola se non si interviene per rallentare l'aumento delle temperature. Secondo il Times, il punto più a nord dell'Inghilterra che potrà ospitare l'uva sarà lo Yorkshire, con un limite appena a nord della città di Hull.

Il rapporto prevede che il Cabernet Sauvignon, un tempo esclusiva dell'Europa meridionale e uva icona di Bordeaux, potrebbe prosperare nelle regioni centrali e settentrionali entro il 2100: "Per adattarsi, il settore deve investire in riforme politiche, tecnologie agricole e soluzioni collaborative per garantire un futuro sostenibile".

Il Cabernet Sauvignon è già coltivato nel Regno Unito, anche se non così a nord come nell'East Riding. Secondo la Guida ai vigneti britannici, il vigneto di Morville St Gregory, situato nelle Midlands occidentali, è il sito più a nord dove attualmente si coltivano viti di Cabernet Sauvignon.

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