Vent’anni di export: la corsa di vino e spirits sui mercati internazionali
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Negli ultimi anni, il panorama mondiale dell'export di vino e degli spiriti ha subito cambiamenti significativi. Nel 2003, la Francia dominava il mercato globale con una quota del 38% e esportava in 41 paesi, mentre l'Italia si attestava al 19% e contava solo 9 paesi. Oggi, l'Italia ha ampliato la sua presenza internazionale, esportando in 46 paesi con una quota del 22%, mentre la Francia è scesa al 33%.
Anche nel settore degli spirits, l'Italia ha registrato una crescita notevole, posizionandosi al terzo posto per incremento e diventando il quinto esportatore mondiale. Questa crescita è cruciale per il settore, specialmente in un contesto di consumi interni in calo strutturale, rendendo l'export fondamentale per garantire la continuità e la crescita delle filiere di vino, spirits e aceti.
Dazi all’Import: Un Rischio per l’Export?
Un esempio significativo degli effetti della geopolitica sull’export è la parabola dei vini australiani in Cina. Le tensioni commerciali e i conseguenti dazi hanno avuto un impatto devastante sulle esportazioni, sottolineando quanto le dinamiche politiche internazionali possano influenzare il mercato delle bevande alcoliche. Dall'altro lato, gli accordi di libero scambio hanno la capacità di favorire l'export, come nel caso dell'accordo CETA con il Canada.
I Cambiamenti nei Consumi: Il Caso degli USA
Oltre alla geopolitica, l’export dipende anche dai cambiamenti nei consumi e nei consumatori. Negli Stati Uniti, le preferenze di gusto nel consumo di bevande sono cambiate significativamente rispetto a cinque anni fa, influenzando direttamente le strategie di export.
Il Consumo Fuori Casa: Un Fenomeno di Convivialità
In Italia, l’80% delle persone considera il consumo fuori casa un'occasione di convivialità e socialità. Le preferenze di consumo di bevande variano notevolmente in base alle occasioni, ai canali frequentati e alle scelte del momento. Questo aspetto culturale gioca un ruolo importante nelle dinamiche di consumo e, di conseguenza, nelle strategie di mercato delle aziende produttrici.
I dati confermano inoltre, un consumo dei prodotti alcolici responsabile ed in linea con lo stile Mediterraneo, tipico del nostro paese.
I settori rappresentati da Federvini costituiscono un’eccellenza del Made in Italy esportata in tutto il mondo, in grado di occupare posizioni di leadership nei mercati internazionali sia a livello quantitativo che, soprattutto, qualitativo. Al giorno d'oggi, i settori devono fare i conti con le nuove esigenze dei consumatori, in particolare per quanto riguarda le fasce di età più giovani e soprattutto deve affrontare minacce e cambiamenti dovuti alle normative che emergono in ambito europeo ed internazionale. Rimane quindi fondamentale che il Sistema Italia - che si è sempre mostrato pronto a reagire a supporto dei settori - continui a tutelare e promuovere le nostre eccellenze e tutti i prodotti italiani.