EXPO 2015: VINO A TASTE OF ITALY
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Il vino italiano tra passato, presente e futuro. È questo il filo rosso che accompagna il visitatore nel percorso all’interno del Padiglione del Vino all’Expo 2015 di Milano. Un vero e proprio viaggio che coinvolge i cinque sensi per conoscere la storia della viticoltura e dell’enologia attraverso emozioni, colori, profumi, sapori, suoni, luci ed esperienze tattili.
Un mito che ha radici profonde, in quell’Enotria, o “paese del vino” che è il nome con cui i oltre 2mila anni fa era conosciuta la nostra penisola, ricca di un patrimonio unico al mondo di 544 vitigni, un terzo di quelli esistenti.
Tale biodiversità, fatta anche di cultura e territori, trova spazio al piano terra nella DOMUS VINII, cuore del Padiglione che racconta la tradizione del vino con una narrazione multimediale e polisensoriale sospesa tra l’antico di mosaici e affreschi e il moderno delle installazioni di design e delle proiezioni video di paesaggi italiani, senza dimenticare una collezione museale di bicchieri e coppe che copre 2.500 anni.
In tutto questo, il visitatore è circondato dagli aromi delle uve, dagli effluvi della cantina, così come dai suoni da sempre legati al vino come quello del mosto che borbotta nei tini o il tintinnio dei calici, fino a spezzoni di pezzi musicali in cui il vino ha un ruolo importante.
Servizio Stampa Veronafiere
Il vino italiano tra passato, presente e futuro. È questo il filo rosso che accompagna il visitatore nel percorso all’interno del Padiglione del Vino all’Expo 2015 di Milano. Un vero e proprio viaggio che coinvolge i cinque sensi per conoscere la storia della viticoltura e dell’enologia attraverso emozioni, colori, profumi, sapori, suoni, luci ed esperienze tattili.
Un mito che ha radici profonde, in quell’Enotria, o “paese del vino” che è il nome con cui i oltre 2mila anni fa era conosciuta la nostra penisola, ricca di un patrimonio unico al mondo di 544 vitigni, un terzo di quelli esistenti.
Tale biodiversità, fatta anche di cultura e territori, trova spazio al piano terra nella DOMUS VINII, cuore del Padiglione che racconta la tradizione del vino con una narrazione multimediale e polisensoriale sospesa tra l’antico di mosaici e affreschi e il moderno delle installazioni di design e delle proiezioni video di paesaggi italiani, senza dimenticare una collezione museale di bicchieri e coppe che copre 2.500 anni.
In tutto questo, il visitatore è circondato dagli aromi delle uve, dagli effluvi della cantina, così come dai suoni da sempre legati al vino come quello del mosto che borbotta nei tini o il tintinnio dei calici, fino a spezzoni di pezzi musicali in cui il vino ha un ruolo importante.
Al piano terra è previsto, inoltre, un percorso didattico parallelo e personalizzato studiato per i bambini con piccole teche espositive lungo tutto l’itinerario, posizionate ad altezza idonea, che contengono reperti ed oggetti della storia del vino, alternati a giochi multisensoriali.
Prima di salire al primo piano c’è il tempo anche per un beneaugurante “cin cin” virtuale che campeggia sulle pareti in tutte le lingue del mondo insieme alle rappresentazioni dei brindisi più famosi della storia del cinema e dell’arte.
Salendo le scale si entra quindi nella Biblioteca del Vino, il “sancta sanctorum” del Padiglione dove poter approfondire la conoscenza della ricchissima produzione enologica italiana. Grazie e enodispenser e con la guida di sommelier, durante i sei mesi di Expo 2015 si possono degustare in ogni momento 1.400 vini e distillati rappresentativi di tutte le regioni italiane.
La visita alla Biblioteca così come le degustazioni si possono prenotare anche online, sul sito web, o tramite l’app per smartphone.
Arricchiscono il viaggio al primo piano, i momenti formativi, i convegni, i tasting a tema e le tavole rotonde organizzate nell’Agorà dedicata. Una terrazza coperta, rivestita di viti rampicanti, completa infine il Padiglione con un’esclusiva vip lounge per incontri istituzionali.
La visita si conclude uscendo da una scala esterna, coperta da una pergolato di viti e assi di legno di botti di invecchiamento ancora odorose di vino, che porta direttamente nell’Hortus esterno. Tutto per rendere omaggio al vino quale uno protagonista indiscusso della dieta mediterranea, caposaldo di un’alimentazione sana e sostenibile, al centro di questa edizione dell’Expo.