“I love ITAlian wines” raggiunge 50 milioni di contatti in Cina
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Si è concluso il corso “ITAlian wine & spirit” a Xi’an (Cina), capoluogo della provincia dello Shaanxi, già capitale di ben 13 dinastie della “Terra di Mezzo”, crocevia dell’antica Via della Seta e nota in tutto il mondo per il suo esercito di guerrieri in terracotta. Il corso ha formato 32 nuovi “guerrieri-promotori del vino italiano in Cina” nella provincia dello Shaanxi. Da solo l’evento “I love ITAlian wines” con mini corso in live streaming sul web cinese di domenica sera 20 maggio ha raggiunto 5 milioni di punti di contatto in Cina.
Dopo il primo round dello scorso anno (10 edizioni in 5 città tra Pechino, Shanghai, Canton, Chengdu e Shenzhen) il format di ICE-ITA Agenzia creato per promuovere il vino italiano in Cina, infatti, ha iniziato il suo tour in ulteriori metropoli cinesi “di seconda fascia”. Un format che sta riscuotendo successo e ottimi risultati. Secondo un approccio di multilevel marketing, il momento formativo dedicato agli operatori del settore (corso di tre giorni “ITAlian wine & spirit course) viene affiancato da un momento di comunicazione offline2online (consegna dei diplomi con l’evento “I love ITAlian wines”) che rilancia sulle piattaforme web cinesi, con l’ausilio di selezionati k.o.l. (key opinion leaders, influencer che vantano milioni di followers e che con i loro post riescono a muovere le decisioni di acquisto del popolo più mobile addicted del mondo) e con l’utilizzo del live streaming il messaggio che Italian wine is good, is healthy, is cool.
Sono già circa 250 i promotori diplomati dalla rete di ICE Agenzia in Cina. E il numero è destinato a raddoppiare con la tornata di corsi 2018. Mentre i punti di contatto raggiunti con I love ITAlian wines sul web cinese (wechat, weibo, yiqi, ecc.) supera i 50 milioni, anche questi destinati al raddoppio entro l’anno.
“Dopo il +22% di export di vino italiano registrato nel 2017 – commenta Amedeo Scarpa, direttore di ICE Pechino e coordinatore della rete ICE in Cina –, nel primo trimestre del 2018 le dogane cinesi hanno registrato in arrivo dall’Italia un + 63% in valore. L’Italia è risalita di una posizione nella classifica fornitori, occupa ora la quarta, e la nostra quota di mercato in soli 18 mesi è passata dal 4,8% al 7%. A conferma della validità delle azioni di Sistema e della efficacia dell’azione promozionale pubblica messa in campo, a sostegno di quella privata, e che va continuata e rafforzata. Per esempio, abbiamo stretto accordi con alcune piattaforme di vendita on line cinesi, da Alibaba’s Tmall a JD e altre più piccole, per aiutare le aziende italiane a raggiungere questo importante e-market. Soprattutto tenuto conto che la Cina rappresenta il mercato a più alta potenzialità di crescita di vino importato nei prossimi cinque anni, stimato in aumento crescita del +38,5% in valore (seguono gli Russia +27,5% e USA +22,5%). E noi siamo i primi produttori di vino al mondo e quelli con la più ampia varietà in assoluto”.
L'obiettivo dell'edizione 2018 è di raggiungere i 500 promotori diplomati e superare i 60 milioni di contatti.