Barbera d'Asti e Vini del Monferrato brindano ai risultati migliori degli ultimi quattro anni
- undefined
Il rimbalzo previsto è arrivato. Le riaperture dell'Horeca e l’allentamento delle restrizioni, seppure parziale o contenuto, sono bastati a imprimere un impulso positivo al comparto vinicolo, che nel Monferrato torna a toccare numeri interessanti.
L’imbottigliato complessivo delle 13 denominazioni tutelate dal Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato registra un incremento del 5% (31 maggio 2021), il numero più alto degli ultimi quattro anni. Un segnale che esorcizza qualunque crisi strutturale e sottolinea la solidità di un’area organizzata e che ha retto all’urto della crisi sanitaria globale. Bene le Docg, con la Barbera d’Asti a + 1,4%, il Ruché di Castagnole Monferrato a + 5,7%, il Nizza a + 32,5% e il Terre Alfieri in grande recupero con + 38,2 %. Non arresta la crescita nemmeno il Piemonte Doc, con + 8,1%, e spicca la complementare riduzione totale delle giacenze, con una decrescita pari a – 44.981 hl.
«L’incremento sensibile dell’imbottigliato conferma la solidità delle nostre aziende, che anche in periodo di restrizioni hanno dimostrato un’ottima tenuta - dichiara Filippo Mobrici, presidente Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato -. Questo mette in evidenza la salubrità del nostro comparto e delle nostre imprese, sottolineando quanto, in condizioni di relativa normalità, i nostri vini siano proiettati a esprimersi sempre di più. Registriamo inoltre con soddisfazione la tenuta dei prezzi all’ingrosso di vino sfuso, un elemento che riguarda il valore e dal quale non possiamo prescindere, anche per remunerare dignitosamente il vigneto».
Due dati consentono invece di aprire una riflessione che intreccia la questione dei consumi. È il vino rosato, che nella versione Piemonte Doc Rosato registra + 171,2% e in quella Monferrato Doc Chiaretto un + 39, 4%. Segnali che servono da termometro per misurare il gradimento di una tipologia che incontra il favore dei consumatori, a cominciare dalle sue caratteristiche di freschezza e piacevolezza che si coniugano perfettamente con l’estate.
«Quella dei vini rosati è una tendenza diffusa alla quale anche il nostro territorio si dimostra capace di rispondere con successo - commenta ancora Mobrici -. Parliamo di una tipologia che cresce negli apprezzamenti, perfetta per un consumo estivo. Il Monferrato è anche questo, una proposta trasversale che riesce a intercettare i gusti dei consumatori e a offrire una proposta variegata».