Rapporto “pesa” il contributo del whisky all’economia scozzese
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Secondo un nuovo rapporto della Scotch Whisky Association (SWA), l'industria del whisky scozzese sostiene 66.000 posti di lavoro nel Regno Unito e contribuisce all'economia britannica per oltre 7 miliardi di sterline. Negli ultimi anni le esportazioni sono aumentate in maniera elevata grazie alla crescente domanda di whisky scozzese in mercati chiave come Stati Uniti, Francia, Singapore, Taiwan, Cina e India.
Il rapporto evidenzia che nel 2022 il settore ha contribuito per 5,3 miliardi di sterline all'economia scozzese e per 1,8 miliardi di sterline al resto del Regno Unito. Lo Scotch rappresenta 3 sterline su 100 del valore aggiunto lordo (GVA) scozzese, secondo solo alla produzione di energia per importanza economica.
Mark Kent, ceo della SWA, ha dichiarato: "L'industria del whisky scozzese ha dimostrato ancora una volta la sua importanza economica per il Regno Unito a livello nazionale e mondiale, e questi dati evidenziano l'importanza di sostenere un settore chiave per la produttività, le esportazioni e l'occupazione". Ha sottolineato che l'industria ha avuto cinque anni "turbolenti", subendo gli effetti della pandemia di Covid-19, oltre a quelli derivati dalla Brexit e alla battaglia commerciale tra Regno Unito e Stati Uniti.
Tuttavia, le esportazioni sono aumentate del 31%, raggiungendo i 6,2 miliardi di sterline nei cinque anni fino al 31 dicembre 2022. Lo scotch aggiunge oggi 273.000 sterline per dipendente al valore aggiunto lordo della Scozia. Gli esperti avvertono però che il settore si trova di fronte a notevoli ostacoli nel tentativo di mantenere questa crescita negli anni a venire. Tra questi, le elevate aliquote fiscali applicate dal governo britannico alle vendite di alcolici, la mancanza di investimenti infrastrutturali in Scozia e gli accordi commerciali che devono ancora essere finalizzati.
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