Dazi Usa: cosa si muove in America in attesa del commissario Ue Hogan
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Grande fermento dall’altro lato dell’Atlantico in vista della viaggio a Washington del Commissario europeo al Commercio Phil Hogan, previsto per la prossima settimana. Hogan sarà autorevole portavoce delle istanze europee e c'è da esser certi che saprà promuovere un dialogo deciso, ma soprattutto mirato a normalizzare il commercio internazionale.
Nel frattempo, negli Stati Uniti si sono svolte ieri le audizioni con le rappresentanze imprenditoriali in relazione all’annuncio dell’amministrazione USA di voler colpire la Francia con ulteriori dazi fino al 100% su alcuni prodotti, a seguito della approvazione della Digital Tax, giudicata lesiva degli interessi di importanti aziende americane. Hanno partecipato sia le grandi compagnie del settore digitale, sia importatori e distributori di prodotti francesi (in particolare vini francesi che potrebbero essere colpiti da ulteriori dazi).
Nel corso dell’audizione, si è fatto riferimento anche all’adozione di nuove tasse digitali in Italia ed in Turchia, paesi già sotto osservazione da parte dell’Amministrazione Trump. Le audizioni hanno messo in luce, da un lato, una sorta di unanimità di sentimento condiviso sulla difesa degli interessi USA, ma dall’altro, vive perplessità sulle singole misure adottate ed in particolare sulle contromisure di dazi punitivi sui vini francesi perché avrebbero l’effetto di incidere in maniera rilevante sulle attività commerciali in essere negli USA impossibili da compensare con lo sviluppo di nuovi business “tutti americani”.