Al via i corsi di Ice “I love ITAlian Wines” per la promozione del vino italiano in Cina
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Si inaugura ad Hangzhou la 29ma edizione del corso “I love ITAlian Wines”, evento di promozione del vino italiano in Cina che prevede la realizzazione di attività di formazione e degustazioni, destinate ad importatori, rivenditori e media specializzati nel settore enologico.
Hangzhou costituisce la prima tappa del 2021 della consolidata serie di corsi specializzati sul vino italiano, frutto dell'investimento promozionale finanziato dal Maeci, realizzati dalla rete degli Uffici Ice in Cina in collaborazione con Federvini, Unione Italiana Vini e Federdoc.
I love ITAlian Wines Hangzhou si svolgera’ dal 23 al 25 aprile presso l’Hotel Park Hyatt di Hangzhou. Il prossimo evento di quest’anno e’ previsto a Xi’an dal 30 giugno a 2 luglio 2021.
Obiettivo dell'iniziativa è di proseguire le campagne di formazione enologica sul territorio cinese finalizzate a migliorare la conoscenza dei vitigni italiani e sulle caratteristiche organolettiche e qualitative dei nostri marchi, anche con l’obiettivo di recuperare il trend di crescita del vino italiano in Cina.
Ad Hangzhou saranno formati oltre 50 nuovi promotori cinesi del vino italiano nella “Terra di Mezzo” selezionati tra importatori, distributori, canale Horeca, wine retailers incluso Gdo, Media e Kol (Key Opinion Leaders) che andranno a sommarsi ai circa 800 già diplomatisi durante i 28 corsi realizzati in Cina nell'arco degli ultimi tre anni.
"Siamo particolarmente lieti di ripartire con il ciclo di eventi di promozione del vino italiano in Cina” commenta Massimiliano Tremiterra, direttore dell’Agenzia Ice di Shanghai. “Hangzhou e’ una citta’ moderna e innovativa, sede dei piu’ importanti operatori cinesi dell'e-commerce e uno dei primi 100 centri finanziari del mondo, valutata da Forbes come una delle migliori città della Cina continentale per la conduzione di attività imprenditoriali. Crediamo che portare qui i nostri vini rappresenti quindi una straordinaria opportunità di divulgare la conoscenza delle nostre produzioni in Cina”.