Sulle Strade del Sagrantino
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Tra le colline di questa tranquilla parte dell’Umbria poco distante da Todi, Assisi e Spoleto ricoperte dai filari di Sagrantino, si snoda l’itinerario enoturistico della Strada del Sagrantino, tra visite guidate alle cantine, degustazioni di olio in frantoio e passeggiate tra i vicoli dei borghi di Bevagna, Castel Ritaldi, Giano dell’Umbria, Gualdo Cattaneo e Montefalco alla scoperta di preziose testimonianze artistiche e storiche. Buon vino, buona tavola, rilassanti passeggiate nel verde e piacevoli itinerari culturali di un’Italia minore ancora tutta da scoprire, in ogni stagione.
Il Montefalco Sagrantino Docg o Sagrantino di Montefalco Docg prende il nome dall'omonimo vitigno da cui vengono prodotti. Coltivato da secoli sulle pendici delle colline umbre, il Sagrantino viene considerato autoctono, nonostante siano varie le ipotesi riguardanti la sua origine. Alcuni, infatti, lo ritengono di provenienza spagnola, altri credono sia stato importato dai primi frati francescani, altri ancora introdotto in Italia dai Saraceni.
Questa Docg contribuisce in larga parte ai meriti acquisiti dalla regione umbra come produttrice di vini pregiati, già conosciuti e consumati nel Rinascimento dai papi e dai governatori. La zona di produzione comprende l'intero territorio dei comuni di Montefalco, Bevagna, Gualdo Cattaneo, Castel Ritaldi e Giano dell'Umbria siti in provincia di Perugia. La resa massima di uva non deve essere superiore ad 80 quintali per ettaro di vigneto in coltura specializzata. Le operazioni di vinificazione e di invecchiamento obbligatorio devono essere effettuate nell'ambito territoriale dei comuni compresi nella zona di produzione.