In Francia la peronospera mina la produzione vitivinicola: calo fino al 16%
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Secondo l'unità statistica del Ministero dell'Agricoltura francese nel 2024 il raccolto viticolo dovrebbe diminuire fino al 16% rispetto all'anno precedente, a causa di condizioni insolitamente piovose durante la fioritura che hanno ostacolato l'allegagione e di un inizio estate umido che ha provocato la comparsa di focolai di peronospora nei vigneti, da Bordeaux all'Alsazia.
La produzione nazionale potrebbe scendere tra i 40 e i 43 milioni di ettolitri quest'anno, dai 47,9 milioni di ettolitri del 2023, secondo la prima previsione ufficiale pubblicata venerdì scorso. Si tratterebbe potenzialmente di uno dei raccolti più scarsi degli ultimi cento anni.
“La peronospora, favorita da condizioni umide all'inizio dell'estate, sta colpendo la maggior parte delle aree viticole e potrebbe causare perdite importanti - ha dichiarato il Ministero -. Anche gli episodi di gelo o grandine hanno ridotto localmente i volumi di produzione".
Negli ultimi anni - ricorda il sito britannico Decanter - i viticoltori francesi hanno affrontato sfide significative a causa di condizioni meteorologiche estreme o insolite, con gelate nel 2017 e nel 2021 che hanno spinto la produzione al di sotto dei 40 milioni di ettolitri. I volumi sono scesi al di sotto di questo livello solo sei volte negli ultimi cento anni, comprese tre annate durante e subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, secondo i dati ufficiali sulla produzione. Le stime sono provvisorie, secondo il rapporto, lo sviluppo delle viti è in ritardo di una o due settimane rispetto all'anno scorso.
Nel frattempo, le condizioni sono più clementi in Spagna, dopo che l'anno scorso i viticoltori del Paese hanno subito un mix di siccità e grandinate. Secondo le prime previsioni delle Cooperative Agro-Alimentarias, pubblicate il mese scorso, la produzione dovrebbe aumentare del 20%, raggiungendo i 39,7 milioni di ettolitri di vino e mosto, grazie a un aumento del 33% dei volumi in Castilla-La Mancha.