Aspi, la sommellerie diventa digitale al tempo del #iorestoacasa
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Dopo lo stop forzato per l’emergenza da Covid-19, da tutta la nazione giungono le storie di chi sta provando a superare le difficoltà con tutti i mezzi possibili. Anche il mondo della sommellerie ha risposto con un segnale positivo per la comunità: non fermarsi e anzi far fronte alla situazione in maniera attiva, ricorrendo a nuove forme di comunicazione e diffusione del sapere. Aspi – Associazione Sommellerie Professionale Italiana ha così reiventato il suo modo di comunicare, ricorrendo a modalità inedite ma altrettanto efficaci per proseguire nelle attività di formazione e portare la cultura delle bevande direttamente a casa degli italiani.
L’esempio è offerto dalle delegazioni locali di Aspi, attrezzatesi alla ricerca di metodi nuovi, a distanza, che potessero supplire al fermo imposto dalle disposizioni governative.
L’esigenza di portare a termine le attività già avviate e di non lasciare soli i propri corsisti ha spinto Aspi Campania a introdurre lezioni telematiche capaci di coinvolgere in tutto più di 70 persone. Tramite conference call su Skype, i partecipanti dei corsi di I e II livello possono seguire le presentazioni dei loro formatori e gli interventi di alcuni ospiti “speciali”: la prima lezione ha visto infatti la partecipazione di Giuseppe Vaccarini, Presidente Aspi e Miglior Sommelier del Mondo; la seconda quella di Gennaro Buono, Miglior Sommelier d’Italia 2012, e la terza quella di Konstantinos Stavroulakis, Miglior Sommelier d’Italia 2016; e nelle prossime ci saranno i sommelier Aspi Angelo Di Costanzo (F&B manager e Wine Specialist, eletto Sommelier Italiano dell’Anno per la Guida L’Espresso 2014) e Umberto Campioni, sommelier al Grand Hotel Excelsior Vittoria di Sorrento. Solo teoria in questa fase, ma con la voglia (e già il programma) di recuperare presto le lezioni pratiche di degustazione non appena superata l’emergenza.
Non si ferma neanche Aspi Milano, sempre al fianco dei suoi studenti e dei giovani professionisti del domani. La delegazione meneghina ha proposto due appuntamenti a settimana con le lezioni online, che stanno registrando una partecipazione attiva ed entusiasta da parte dei ragazzi. E di fronte agli inevitabili limiti della comunicazione digitale, la creatività dei formatori ha portato a sperimentare modalità tutte nuove anche per la degustazione a distanza: i corsisti sono stati invitati, quando vanno a fare la spesa, ad acquistare gli stessi vini, da poter poi assaggiare insieme durante la videoconferenza. Malgrado gli ostacoli di questa situazione, l’obiettivo è di proseguire al meglio delle possibilità per offrire contenuti formativi interessanti e utili nei giorni del #iorestoacasa.
Anche Aspi Romagna sfrutta il canale digitale realizzando videolezioni tematiche, mentre Aspi Marche tiene aggiornati i suoi corsisti di I e II livello tramite articoli e materiali di approfondimento sugli argomenti affrontati durante il percorso formativo.
Lo stesso spirito accompagna anche i giovani protagonisti del corso Sommelier Junior: le videolezioni sono già operative presso l’Istituto Carlo Porta di Milano e, nei prossimi giorni, saranno attivate anche presso il Collegio Ballerini (MB) e il Collegio Arcivescovile Castelli di Saronno (VA).
Ma l’efficacia della modalità a distanza non è un esperimento del tutto inedito per Aspi. Ne è un esempio il nuovo digital wine stoytelling di Wine Hoop – Storie da gustare, il servizio in abbonamento che permette ai winelovers di ricevere a casa ogni mese due etichette diverse, provenienti dalla stessa regione produttiva, selezionate dai sommelier Aspi, accompagnate ciascuna da tasting cards che guidano la degustazione e da un video che racconta le storie dei produttori, delle loro creazioni e della loro terra, per un’immersione (digitale) nel vino italiano, direttamente da casa.