La ristorazione mondiale “vale” 1.921 miliardi di euro e l’area Apac vale il 48%
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La ristorazione a livello mondiale "vale" 1.921 miliardi di euro. Questo il dato relativo al 2020 rilevato da uno studio Deloitte Foodservice Market Monitor. Il risultato economico - spiegano gli analisti - è sospinto dall'espansione dall'area Apac (Paesi dell'Asia Pacifica), che da sola rappresenta il 48% del totale, aumentando la propria quota di tre punti percentuali rispetto al 2019.
Il report registra una crescita del peso del Nord America (24% 2020 vs. 22% 2019) cui corrisponde una leggera contrazione dell'Europa, che passa dal detenere il 20% del mercato nel 2019 al 18% registrato nel 2020. Lo studio mette in luce che il Full Service Restaurant (Fsr-ristorante con servizio al tavolo, di qualità) si conferma il formato più diffuso a livello internazionale (46%), con un vantaggio importante sugli altri formati nell'Apac (59%). Questo formato ha contributo alla crescita del settore, che si attesta a +2.1% pur soffrendo maggiormente l'impatto Covid-19.
A guidare la crescita del comparto è il Quick Service Restaurant (Qsr - fast food, delivery) segnando un +2.6%, dimostrandosi quindi il formato di ristorazione più resiliente. Lo studio prevede che alcune diverse abitudini di consumo persisteranno anche dopo la fine della pandemia. In particolare cucinare a casa è un'attività che un consumatore su due intende svolgere in maggior misura rispetto al periodo pre-Covid anche dopo la crisi, in Italia come all'estero. Il ritorno al ristorante si prevede invece avverrà a un ritmo più lento del 2019. Guardando al fuori casa, per i prossimi anni, è atteso un rimbalzo del 7,9%. Considerando quindi - dicono gli espert - il calo a doppia cifra registrato lo scorso anno (-26,2%), il tasso annuo di crescita composto del periodo 2019-2025 potrebbe assestarsi all'1,3%.