A Pompei scoperto un nuovo affresco in onore del dio del vino
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L'affresco di grandi dimensioni copre tre pareti di un'elaborata sala per banchetti, presentando vivaci immagini di figure femminili che rendono omaggio al dio del vino. Gli archeologi hanno dichiarato che l'opera offre una nuova visione delle pratiche religiose a Pompei prima che venisse distrutta dall'eruzione del Vesuvio nel 79 d.C..
Gli iniziati dovevano partecipare a rituali segreti per unirsi al culto di Dioniso, il dio della vinificazione, della frutta, della fertilità, della festa, della follia, della pazzia rituale, dell'estasi religiosa e del teatro. I Romani chiamavano Dioniso Bacco. Gli affreschi raffigurano una processione di baccanti, le seguaci femminili del dio del vino. Sullo sfondo i satiri suonano flauti e bevono vino, mentre fa la sua comparsa anche Sileno, il mentore di Dioniso.
L'affresco trae ispirazione da Le baccanti, un'opera teatrale della Grecia antica scritta da Euripide, realizzata postuma intorno al 405 a.C.. Dioniso scende a Tebe per vendicarsi di una calunnia e le donne della città finiscono per impazzire. I ricercatori sostengono che gli affreschi siano stati realizzati tra il 40 e il 30 a.C..
Non si tratta del primo fregio su larga scala che raffigura un rituale dionisiaco. Nel 1909, gli archeologi hanno scoperto la Villa dei Misteri, che mostra Dioniso e la sua sposa, Arianna, affiancati da baccanti, fauni e figure alate. "Insieme alla Villa dei Misteri - ha dichiarato il ministro della Cultura Giuli - questo affresco costituisce un'impareggiabile testimonianza degli aspetti meno conosciuti dell'antica vita mediterranea".
Il viticoltore Peter Morio adottò il nome Bacchus quando incrociò il Müller-Thurgau e un Sylvaner-Riesling nel 1933. Secondo i dati 2023 della Food Standards Agency Wine Team, rileva il sito britannico Decanter, il Bacchus è il quarto vitigno più piantato nel Regno Unito, dopo lo Chardonnay, il Pinot Nero e il Pinot Meunier.
Gli archeologi hanno iniziato gli ultimi scavi nell'antica città di Pompei all'inizio del 2023. Hanno portato alla luce più di 50 stanze che descrivono la vita della città prima che il Vesuvio esplodesse, uccidendo migliaia di romani.
Photo credit: https://pompeiisites.org/comunicati/pompei-emerge-una-sala-affrescata-con-iniziazione-ai-misteri-e-corteo-di-dioniso/