La “ricetta” di Draghi per il futuro della competitività europea

Oggi 9 settembre, durante una conferenza stampa con la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, Mario Draghi ha presentato la sua relazione sul futuro della competitività europea. La relazione contiene una nuova strategia industriale con circa 170 proposte concrete, destinate a un cambiamento radicale e urgente.

Mario Draghi ha sottolineato l'urgenza di un cambiamento concreto attraverso una strategia industriale che si basa su innovazione e integrazione tra decarbonizzazione e competitività per la crescita. La relazione evidenzia l'importanza di un quadro regolatorio snello, evitando duplicazioni e oneri burocratici, soprattutto per le Pmi, essenziali per il tessuto economico dell'Ue.

Draghi ha spiegato la necessità di finanziamenti comuni per progetti strategici transfrontalieri. Per evitare disgregazioni, si raccomanda anche di mettere a punto un sistema di valutazione comune dei rischi e delle opportunità. La relazione raccomanda inoltre una revisione del budget europeo per dirottare risorse verso settori strategici. Ursula von der Leyen ha aggiunto che i canali di finanziamento per un debito comune potrebbero derivare da nuove risorse proprie o contributi nazionali, a seconda della volontà comune.

Per attuare le azioni proposte, è fondamentale la collaborazione con Stati membri, parti sociali e industria per definire le competenze necessarie. La relazione prevede anche azioni per incentivare la formazione professionale degli adulti e valutazioni sull'efficacia di tali programmi. In termini di competitività, Draghi ha proposto una politica che guardi al futuro, integrando innovazione e resilienza. Si raccomanda di porre fine alle esenzioni agli aiuti di stato, riservandoli per progetti di interesse comune.

La relazione propone misure per rendere la governance europea più efficiente, raccomandando un'applicazione rigorosa del principio di sussidiarietà per accelerare la sburocratizzazione. Si evidenzia anche la necessità di disaccoppiare i prezzi dell’energia dai combustibili fossili, migliorando l'approvvigionamento di energia pulita e bilanciando domanda e offerta. Inoltre, la politica commerciale deve migliorare la sicurezza e ridurre le dipendenze geopolitiche ed economiche. La relazione conclude che le politiche devono essere pragmatiche e assertive, favorendo accordi preferenziali con paesi ricchi di risorse.

Fonte: EU competitiveness: Looking ahead - European Commission (europa.eu)