Luxury Investment Index: in 10 anni il whisky ha corso più di tutti (+582%)
- undefined
Meglio di orologi, auto d’epoca, arredi antichi, diamanti e francobolli rari. È l’andamento delle quotazioni dei vini di pregio, salito del 9% lo scorso anno secondo il Knight Frank Luxury Investment Index. Ancora meglio però han fatto i whisky che hanno registrato un sorprendente +40% sulle quotazioni del 2017.
Considerando gli ultimi dieci anni, rispetto a una crescita dell’indice generale del 161%, il Knight Frank’s wine index è salito del 147% ed il whisky ha avuto un andamento esponenziale (+582%).
Naturalmente alla crescita dei prezzi hanno contribuito le grandi aste: per i vini, ad esempio, va segnalata la performance della bottiglia di La Romanée Conti del 1945 che ha strappato 558mila dollari da Sotheby’s nell’ottobre scorso. La bottiglia più cara venduta all’asta fino ad oggi. I grandi vini di Borgogna guidano la fascia alta (Raveneau, Romanée-Conti, Roumier e Rousseau) facendo salire il Burgundy index del 33%.
Una corsa dei fine wines che secondo Nick Martin di Wine Owners, la piattaforma di trading dei grandi vini, è ancora destinata a proseguire.
Anche per i whisky le aste sono state determinanti. Da ricordare le vendite a prezzi record delle bottiglie di Macallan 1926, culminate con la bottiglia dall’etichetta dipinta a mano dall’artista irlandese Michael Dillon che Christie’s ha venduto nel novembre scorso a Londra per la cifra astronomica di 1,2 milioni di sterline.