Federvini: oltre a Vinitaly Special Edition interventi di sistema per valorizzare il primato dell’Italia nel mondo
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Archiviata la sospensione della manifestazione in presenza a giugno, il mondo del vino pensa alla ripartenza con l’edizione speciale di Vinitaly in programma a Veronafiere dal 17 al 19 ottobre 2021. Un appuntamento b2b "in presenza e sicuro - precisa Veronafiere - pensato e posizionato strategicamente come punto di arrivo delle prime iniziative commerciali all’estero al via dal 3 aprile in Cina, per poi ripartire con slancio verso il 54° Vinitaly, dal 10 al 13 aprile 2022".
La Special Edition di ottobre ha l’obiettivo di riunire istituzioni, associazioni di filiera e aziende, coinvolgendole in un progetto di sistema che rappresenta il primo evento business del 2021 dedicato al settore vitivinicolo. La manifestazione è stata presentata oggi alla presenza del Ministro Patuanelli, del Sottosegretario Di Stefano e del Presidente dell’ICE Ferro. "Vinitaly a ottobre - ha detto il ministro - sarà un evento fondamentale e rappresenta un obiettivo per l’uscita dalla pandemia, che ha inciso in modo asimmetrico in molti settori produttivi, e quello del vino è certamente uno dei più colpiti a causa della prolungata e necessaria chiusura dei canali horeca in Italia e nel mondo". In prospettiva per Patuanelli le azioni di rilancio passeranno in particolare dall’innovazione, che "sarà il Superbonus della filiera agroalimentare italiana, perché la produzione agricola di domani è legata strettamente alle nuove tecnologie per creare valore aggiunto e sviluppo sostenibile. Non dobbiamo pensare di continuare a mettere soldi dove si sono sempre messi ma cercare di far capire quali sono le nuove potenzialità di crescita".
Federvini accoglie positivamente l’impegno di Vinitaly e Veronafiere a promuovere “Vinitaly Special Edition”: “In queste condizioni Vinitaly e Veronafiere non potevano fare di più e avranno il nostro pieno supporto - dichiara il Presidente Sandro Boscaini - ma occorre prendere atto che l’aver saltato due edizioni della tradizionale manifestazione di riferimento per il settore, insieme ai provvedimenti di contenimento della pandemia che hanno messo in ginocchio il settore Ho.Re.Ca. in tutta Europa con una serie incredibile di aperture e chiusure parziali e sincopate, determinano prospettive drammatiche per le imprese dei vini, fiore all’occhiello del Made in Italy nel mondo”.
Per il vino italiano si prospetta un crollo di ricavi attraverso il canale Ho.Re.Ca. di oltre 1,5 miliardi di euro nel biennio 2020 – 2021 rispetto al 2019, crollo solo minimamente compensato dall’aumento delle vendite attraverso altri canali.
A ciò si aggiungono le difficoltà di viaggio e di incontro con gli operatori internazionali, le diverse misure di aiuti che i governi stranieri stanno mettendo in piedi (e che nel medio termine, saranno un ulteriore minaccia agli equilibri concorrenziali), le incertezze legate alla prossima stagione di vendemmia.
In Europa il sistema fieristico manca a tutti, ma in Italia questa assenza pesa molto di più per le modalità che nel tempo avevano permesso di abbinare, con un calendario perfetto, il business generale di settore e quello specifico aziendale, i mercati internazionali e il mercato nazionale.
Il Vinitaly - sottolinea Federvini - rappresenta un appuntamento di enorme rilevanza, deve tornare e deve tornare più forte di prima con il coinvolgimento delle istituzioni, a partire da ICE ma non solo, e con iniziative e programmi di ricerca, sostegno e promozione del vino italiano nel mondo.
“Occorre un intervento di sistema, per il quale richiamiamo l’attenzione del Governo per l’utilizzo dei fondi NextGenerationEu a supporto delle imprese, per la semplificazione normativa e per il sostegno al settore Ho.Re.Ca., pilastro fondamentale dello stile di vita italiano, riconosciuto e apprezzato in tutto il mondo” conclude Boscaini.
Dal canto suo Vinitaly Special Edition 2021 vuole essere un vero e proprio strumento di politica industriale per la ripresa delle relazioni commerciali a livello nazionale. Il format poggia su quattro pilastri.
Prima di tutto la manifestazione si svolgerà in presenza nel quartiere fieristico di Veronafiere: uno spazio delimitato, controllato e sicuro grazie al protocollo safetybusiness di prevenzione validato dal Comitato Tecnico Scientifico e da Aefi, l’associazione di riferimento delle fiere italiane.
Il secondo punto fermo è la caratterizzazione esclusivamente professionale dell’evento, con ingresso riservato agli operatori del comparto, degustazioni fisiche e online, un focus sul mercato-Italia, i workshop e gli approfondimenti del wine2wine Business Forum (18-19 ottobre). Ad aprire i lavori saranno gli Stati generali del vino 2021: un convegno con la partecipazione di 50 top manager del mondo del vino, le istituzioni e i rappresentanti dell’Unione europea che si confronteranno sullo scenario attuale e sulle prospettive future.
Terzo pilastro della Vinitaly Special Edition è l’internazionalità. Veronafiere, con ICE-Agenzia e ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, è già al lavoro per permettere l’arrivo di buyer selezionati dall’estero, in particolare da nazioni target quali Stati Uniti e Cina, attraverso corridoi verdi sanitari.
Infine agli espositori verranno offerte aree preallestite chiavi-in-mano, comprensive di servizi. A disposizione degli iscritti ci sarà anche la vetrina virtuale e le soluzioni di networking digitali della nuova piattaforma online “Vinitaly Plus”, per integrare e ampliare le potenzialità della rassegna fisica.