Federvini: "La cultura del bere mediterraneo è più efficace di ogni proibizionismo"
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In Italia si beve alcool, ma con moderazione e attenzione alla qualità: sono queste le principali conclusioni della relazione del ministero della Salute in materia di alcol e problemi alcol-correlati negli anni 2007-2008. L'Italia, soprattutto se confrontata col resto degli stati dell'Unione Europea, come Regno Unito e Germania, registra livelli di consumo inferiori per quanto riguarda le bevande alcoliche. Inoltre, anche se esistono comportamenti a rischio che non vanno sottovalutati, il consumo di queste bevande in Italia resta saldamente legato a uno stile e a una tradizione legata alla convivialità, alla buona tavola e alla moderazione.
I risultati evidenziati dal rapporto del ministero della Salute confermano anche i dati del rapporto "giovani e alcol" realizzato nei mesi scorsi dall'Ispo, l'Istituto per gli studi sulla pubblica opinione, e commissionato da Federvini: da questa indagine, infatti, risulta che la tendenza a eccedere con l'alcol interessa una parte minoritaria di popolazione e varia con l'età. In particolare, poi, il "Binge drinking" (cioè il bere molto, ma non spesso), nel nostro paese è un fenomeno che riguarda "solo" il 10% dei giovani.
Tuttavia, il dato resta preoccupante: proprio Federvini, nei mesi scorsi, ha lanciato una campagna di comunicazione e sensibilizzazione sul "bere responsabile", ispirato a uno "Stile mediterraneo" di consumo delle bevande alcoliche, vale a dire un bere moderato e di qualità, legato ai pasti, conviviale, che ha dimostrato l'impegno dell'intero comparto nel constrastare il consumo errato di bevande alcoliche. In una nota, Federvini sottolinea anche «la necessità di agire, soprattutto nei confronti dei giovani, nella promozione di stili di consumo mediterranei, tipici della nostra cultura secolare e garanzia di responsabilità e misura», evitando misure proibizionistiche poco efficaci.
fonte: www.ilsole24ore.it