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Notizie ed opinioni dal mondo dei vini, spiriti e aceti

06 Marzo 2014

Conferenza Stampa: Presentazione 48° edizione di Vinitaly

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di FEDERVINI Documentazione | in 
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Roma, 6 marzo 2014

Salone Internazionale del Vino e dei Distillati - Veronafiere, 6-9 aprile 2014

INTERVENTO DI GIOVANNI MANTOVANI, DIRETTORE GENERALE DI VERONAFIERE

 

IL “SISTEMA” VINITALY E LA SUA MISSION

Come giustamente detto, Vinitaly è un sistema. Un sistema di andata e ritorno dall’Italia all’estero e viceversa. Un sistema che lavora contemporaneamente su più fronti, su più mercati e su più livelli, posso dire con grandi risultati, come ci raccontano i numeri che andremo a vedere.

Roma, 6 marzo 2014

Salone Internazionale del Vino e dei Distillati - Veronafiere, 6-9 aprile 2014

INTERVENTO DI GIOVANNI MANTOVANI, DIRETTORE GENERALE DI VERONAFIERE

SALUTO

Grazie Presidente, a nome mio e di tutto lo staff che lavora incessantemente su Vinitaly e rappresentato qui

al mio fianco da Stevie Kim e Gianni Bruno e dal neo aggiunto Ian D’Agata il cui ruolo vi racconteremo tra

poco.

IL “SISTEMA” VINITALY E LA SUA MISSION

Come giustamente detto, Vinitaly è un sistema. Un sistema di andata e ritorno dall’Italia all’estero e

viceversa. Un sistema che lavora contemporaneamente su più fronti, su più mercati e su più livelli, posso

dire con grandi risultati, come ci raccontano i numeri che andremo a vedere.

Un sistema che sostiene la crescita del comparto a partire dalla promozione della cultura del vino. Ed è

proprio questa la prima e più importante mission di Vinitaly International: la creazione e promozione della

cultura del vino, specialmente in quei mercati dove manca o è meno forte una vocazione alla produzione

vitivinicola e/o al consumo. Sviluppare la conoscenza dell’articolata produzione italiana, evidenziandone le

differenze rispetto alla produzione estera, è la base indispensabile per far apprezzare il prodotto e per

sostenerne quindi la vendita.

Il secondo passo è certamente lo sviluppo di un network efficace di contatti per la commercializzazione.

Quindi prima di entrare nel merito della prossima grande kermesse veronese, dove raccoglieremo molti

frutti delle attività estere e semineremo nuovi germogli per alimentare le prossime tappe, vorrei farvi

raccontare direttamente da Stevie Kim, che con il suo gruppo anima e fa crescere da ormai oltre 10 anni le

attività che oggi conosciamo con il cappello di Vinitaly International, cosa facciamo tutto l’anno e quali sono

gli strumenti messi a disposizione dei produttori per affrontare la sfida della globalizzazione.

A Stevie chiederei di darci in particolare una visione proprio degli ultimi due strumenti presentati in

anteprima a New York lo scorso febbraio: Vinitaly International Academy, di cui sono onorato di presentarvi

il direttore scientifico Ian D’Agata, e Vinitaly International Importer Connect, nonché dell’ormai attesissimo

appuntamento pre Vinitaly, OperaWine.

VALORE DEL COMPARTO VINO ITALIANO

Tutte queste attività sono parte importante e strategica di un sistema che, come anticipava il nostro

Presidente, sostiene un comparto che nei primi 11 mesi del 2013 ha esportato 18,8 milioni di ettolitri per

un valore di oltre 4,6 miliardi di euro che a consuntivo supererà, probabilmente, i 5 miliardi di euro.

L’incremento in valore delle esportazioni di vino, seppure a fronte di una leggera contrazione in volume,

riflette quindi un settore dinamico, sempre più export oriented, che non ha ancora esaurito la sua curva di

crescita potenziale.

Ed ecco perché, entrando più nel cuore dell’edizione 2014 di Vinitaly a Verona, in programma dal 6 al 9

aprile, siamo orgogliosi di presentare le novità mirate a spingere e consolidare ulteriormente

sull’internazionalizzazione (per cui abbiamo stanziato un investimento di 1,5 milioni di euro):

Vininternational e International Buyers' Lounge.

VININTERNATIONAL

Il nuovo layout del quartiere fieristico ha permesso di dare organicità alla presenza degli espositori esteri,

quasi tutti riuniti da quest'anno nel nuovo padiglione 'i' denominato Vininternational - International Wine

Production, collocato tra il padiglione 11 e Sol&Agrifood. Oltre alle aziende espositrici, ospita un'area

tasting per degustazioni dedicate ai buyer e spazi di incontro per gli affari. Qui saranno presenti i vini dei

principali paesi produttori: Francia, Australia, Sud Africa, Nuova Zelanda, Ucraina, Azerbaijan, Argentina,

Cile, Spagna.

Le aziende di Russia, Slovenia, Georgia e Stati Uniti d’America presenti negli scorsi anni hanno preferito

confermare le aree espositive delle edizioni precedenti e quindi sono presenti rispettivamente nei

padiglioni 12, 6 e 3.

INTERNATIONAL BUYERS’ LOUNGE

Area dedicata agli incontri b2b, all’insegna del commercio e del business, collocata nella galleria

Castelvecchio tra i padiglioni 2 e 3. Coinvolti i consorzi di tutela e le singole aziende espositrici da una parte

(per un totale di un centinaio di partecipanti) e i buyer esteri dall'altra. Due le iniziative che in particolare

voglio segnalare: Taste and Buy, per il b2b wine&spirit dove, sulla base di appuntamenti organizzati da

Vinitaly con operatori esteri selezionati, avviare scambi commerciali e l'enoteca dell'International Buyers'

Lounge, a disposizione di tutti gli operatori esteri presenti in fiera con degustazione libera di vini

appositamente selezionati dalle aziende per i mercati internazionali.

VINITALYBIO

L’evoluzione e la crescita del business non è solo guardare oltre confine, ma deriva anche dal conoscere e

valorizzare nuove categorie di prodotto. Per questo l’edizione Vinitaly 2014 presenta anche Vinitalybio, il

nuovo salone specializzato di Vinitaly dedicato ai vini biologici certificati. Pensato per valorizzare le

produzioni enologiche prodotte secondo le norme del regolamento UE n. 203/2012 sulla produzione e

l’etichettatura del vino biologico, entrato in vigore il 1° agosto 2012.

Questa nuova proposta va incontro a una precisa domanda del mercato, sempre più interessato a tali

produzioni, in particolare nei Paesi del Nord Europa, dell'America del Nord, ma anche dell'Estremo Oriente.

Vinitalybio è realizzato in collaborazione con Federbio - l'organismo che riunisce la quasi totalità delle

rappresentanze della filiera biologica italiana -, e si configura come uno spazio espositivo ben identificato

all’interno del padiglione 11: area già completamente impegnata con la presenza di circa 80 aziende italiane

ed estere.

Oltre agli stand, all’interno dello spazio dedicato allestiremo un’enoteca bio dove sarà possibile degustare

tutti i vini biologici presenti a Vinitaly, dando così visibilità anche a quelle aziende espositrici presenti in altri

padiglioni che, oltre ai vini prodotti con metodi convenzionali, propongono una linea biologica certificata.

In calendario anche una serie di degustazioni organizzate da Federbio e rivolte agli operatori esteri che

vogliono approfondire la conoscenza dei vini biologici.

ACCORDO CON L’UNION DES GRANDS CRUS DE BORDEAUX

Guardare all’estero, per noi di Verona, significa anche valutare responsabilmente gli impegni e gli

appuntamenti a cui gli operatori del settore guardano e che presidiano. Ed è, come abbiamo avuto modo di

raccontare, in questo spirito di responsabilità che nel giugno 2013 abbiamo siglato l’accordo tra Vinitaly e

l’Union des Grands Crus de Bordeaux, per l'armonizzazione dei rispettivi calendari, onde evitare

sovrapposizione di date tra la Semaine des Primeurs di Bordeaux e il Vinitaly di Verona. Già a questa prima

edizione di Vinitaly post-accordo possiamo dire di aver raccolto molti consensi da parte degli operatori

internazionali a cui abbiamo agevolato la presenza.

VINITALY E IL SISTEMA-PAESE

Vorrei anche aggiungere, come inciso ma di sostanza, che il sistema Vinitaly non intende e non vuole

ovviamente lavorare in modo indipendente dal “Sistema-Paese”, anzi si propone quale amplificatore di

quest’ultimo e, a tal proposito, desidero ricordare e ringraziare in primis il Ministero dell’Agricoltura, il

Mise e l’Ice per l’ottima collaborazione e il decisivo supporto che ci offrono costantemente.

Tuttavia, a parte i sopra citati, non possiamo dimenticare che l’efficacia del sistema paese fa ancora

fortemente i conti con una frammentazione estrema degli investimenti promozionali. In una fase delicata

efficace di contatti per la commercializzazione.

Quindi prima di entrare nel merito della prossima grande kermesse veronese, dove raccoglieremo molti

frutti delle attività estere e semineremo nuovi germogli per alimentare le prossime tappe, vorrei farvi

raccontare direttamente da Stevie Kim, che con il suo gruppo anima e fa crescere da ormai oltre 10 anni le

come l’attuale è infatti oltremodo necessario focalizzare e utilizzare al meglio tutte le risorse per la

promozione del made in Italy in un’ottica di ritorno massimo sul nostro territorio.

Invece, e la mia sensazione è che non sempre questo accada “consapevolmente” ma certamente con

un’ingenuità non più “giustificabile”, vediamo stanziare proprio dagli enti e dalle realtà espressione diretta

del Sistema-Paese, investimenti che fanno crescere competitor oltreconfine invece di convogliare il

massimo delle risorse sulle nostre piattaforme di promozione.

È evidente che questo ha come effetto diretto un depotenziando del ritorno in termini di incoming sul

nostro territorio che quelle stesse risorse potrebbero generare.

Ieri il Presidente del Consiglio dichiarava che ci vogliono misure choc di cambiamento per non sprecare la

ripresa. In questo senso, confortato dal fatto che le misure choc sono apprezzate da questo governo, mi

auguro si possa presto valutare anche l’adozione di direttive molto precise da parte dei ministeri per

veicolare il massimo degli investimenti possibili controllati dai vari organismi istituzionali su iniziative e

realtà che possano garantire ritorni sul territorio.

DELEGAZIONI COMMERCIALI ESTERE

E infatti, tornando alla nostra kermesse veronese che certamente rientra in questa tipologia di eventi in

grado di massimizzare il ritorno sul Paese, avremo moltissime delegazioni commerciali estere

Per Vinitaly sono state organizzate, in collaborazione con i rappresentanti di Veronafiere in 60 paesi e

l'Agenzia-Ice, delegazioni di buyer da Svizzera, Germania, Austria, Gran Bretagna, Slovenia, Croazia,

Romania, Bulgaria, Russia, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Svezia, Danimarca, Ungheria, Portogallo,

Repubblica Ceca, India, Usa, Canada, Estremo Oriente, Taiwan, Hong Kong, Corea del Sud, Giappone, Cina,

Australia, Sud Africa, Israele, Camerun, Messico, Ucraina, Estonia, Lettonia, Lituania, Finlandia.

Per quanto riguarda i paesi più interessanti, quest’anno il lavoro di selezione ha individuato in particolare

operatori dai paesi indicati dagli espositori nell’indagine che ricordavo poc’anzi e quindi da Giappone,

Germania, Nord Europa, Nord America, Russia e Cina.

Per Sol&Agrifood sono stati selezionati buyer da Slovenia, Croazia, Romania, Bulgaria, Russia, India,

Estremo Oriente, Australia, America Centrale e America Latina, Tunisia, Egitto, Libano e Giordania, Cina,

Giappone, Usa, Gran Bretagna, Germania, Messico, Francia, Spagna.

WINE2WINE

Presenteremo inoltre a Vinitaly, sempre in un’ottica di continuità e lavoro costante per il supporto al

comparto, la nuova iniziativa Wine2Wine, in calendario il 3 e 4 dicembre 2014: forum dedicato ai produttori

di vino e alle più importanti aziende della filiera, pensato in particolare per gli espositori di Vinitaly. Previsti

numerosi workshop, case history nazionali e internazionali in chiave business e di sviluppo

dell'internazionalizzazione delle aziende.

DEGUSTAZIONI

Protagoniste in ogni edizione, anche nel 2014 tornano le degustazioni guidate. Nel padiglione

Vininternational, una degustazione della Vinitaly International Academy con Ian D'Agata, una della rivista

Winestate sui vini australiani e una del prestigioso gruppo Iwsc.

Altre degustazioni porteranno il focus su molti vini francesi, oltre che australiani, sudafricani, di Nuova

Zelanda, Azerbaijan, Ucraina, Spagna, Cile, Argentina. Confermato Tasting Ex…Press, il giro del mondo

attraverso la degustazione dei migliori vini scelti da Gambero Rosso, Ais, Civiltà del Bere, Euposia, Decanter,

Der Winzer e Vince Magazine.

Confermata la degustazione dei Tre Bicchieri del Gambero Rosso, mentre novità assoluta è Young&Young,

evento che vede i giornalisti Paolo Massobrio e Marco Gatti, guidare tre sessioni di degustazione con

quattro giovani produttori e una platea di wine blogger che twittano in tempo reale le proprie impressioni.

Ritorna Taste Italy, quest’anno by Doctor Wine Daniele Cernilli.

CONCORSI E PREMI VINITALY

Il cammino verso Vinitaly sarà come sempre caratterizzato da prestigiosi concorso. Ritornano a marzo il 21°

Concorso Enologico Internazionale (26-30 marzo 2014) e il 18° Concorso Internazionale Packaging. Un

ritorno al passato che permette alle aziende vincitrici di impostare una strategia di marketing dei nuovi vini

appena messi in commercio basata su un riconoscimento che i buyer a livello internazionale considerano un

vero e proprio “certificato di qualità”. Premio Internazionale Vinitaly e Premio Cangrande ai benemeriti

dell’enologia italiana.

INVESTIMENTI INFRASTRUTTURALE

Siamo particolarmente lieti di potervi confermare che quanto annunciammo lo scorso anno in termini di

investimenti è stato eseguito e, infatti, abbiamo portato a termine una prima fase di investimenti strutturali

rilevanti ai fini della qualità e dell’efficienza del quartiere. Tra questi , in particolare, ricordo la realizzazione

del collegamento coperto tra il padiglione 9 e il blocco dei padiglioni 11 e 12 , nonché l’apertura di una

nuova porta di ingresso nel padiglione 10 per favorire la circolazione nell’intero blocco.

PIL/EXPORT VINO

Prima di chiudere vorrei condividere con voi un raffronto tra l’andamento del pil nazionale e l’export del

vino dal 2001 ad oggi, diciamo fermandoci al 2012, e abbiamo visto che nel 2001 il Pil cresceva dell’1,9%

mentre l’export del vino cresceva del 5,5 per cento.

Nel 2012 il Pil scendeva del 2,5% mentre l’export del vino continuava a crescere del 6,5% dopo peraltro

aver toccato punte nei due anni precedenti dell’11,6% e dell’12,4 per cento. Saremmo certo tutti più

contenti se anche il Pil nazionale crescesse come il vino ma certo questo raffronto ci rende particolarmente

fieri di essere parte importante del sistema vitivinicolo italiano, perché pensiamo di poter dire di aver

contribuito a questo risultato.

UFFICIO STAMPA VERONAFIERE

 

 

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