Annuario e Rapporto Ice: i numeri della ripresa e l'agenda dell'export
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Agenzia Ice ha presentato il Rapporto L'Italia nell'economia internazionale che costituisce il principale strumento di informazione e analisi sul posizionamento competitivo del sistema produttivo italiano nel contesto dell'economia globale. I sette capitoli forniscono spunti interpretativi sulla struttura e la dinamica del commercio estero e dell'internazionalizzazione dell'Italia in rapporto a quelle di altri paesi. Un apposito capitolo esamina la proiezione estera delle varie tipologie di imprese mentre un altro rende conto dell'azione del sistema pubblico di sostegno attraverso servizi sia reali sia finanziari. Il volume è arricchito da tavole e grafici e contiene una serie di approfondimenti monografici sui temi di maggiore attualità. Il Rapporto è redatto dall'Agenzia Ice con il contributo di un Comitato editoriale formato da accademici ed esperti e si avvale dell'apporto di ricercatori e istituzioni.
Secondo le rilevazioni dell'Agenzia, dopo un 2020 particolarmente complesso, il 2021 può essere, a tutti gli effetti, l’anno della ripresa per l’Italia. Fra i Paesi del G8 l’Italia è, infatti, seconda per minor flessione dell’export e ha fatto molto meglio di Francia, Regno Unito e Stati Uniti. Il risultato dell’export nel 2020 (-9,7%, -8,8% se escludiamo i prodotti petroliferi raffinati) riflette la ripartenza delle esportazioni già nella seconda parte dell’anno. Il 2021 inizia in territorio positivo e porta a risultati superiori ai livelli pre-Covid, come evidenziano i dati dell’export del primo quadrimestre: +19,8% tendenziale, e, soprattutto, +4,2% sullo stesso periodo del 2019. Una crescita tendenziale che riguarda quasi tutti i settori e che, per molti, è largamente positiva anche sul 2019. È il caso dei prodotti alimentari bevande e tabacco (+12,3% nei primi quattro mesi del 2021 sullo stesso periodo del 2019), dei metalli (+12%), dei prodotti farmaceutici (+10,4%), degli apparecchi elettrici (+8,2%) e delle sostanze e prodotti chimici (7,1%). Per quanto riguarda i mercati, la Germania si conferma il principale mercato di sbocco per il nostro Paese, seguito da Francia e Stati Uniti. Guardando poi alla crescita delle esportazioni nel primo quadrimestre di quest’anno, è verso la Cina che il nostro export ha registrato la maggior crescita (55,3% rispetto allo stesso periodo del 2020), seguita dai Paesi europei e dalla Svizzera. Solo verso il Regno Unito, fra i maggiori mercati, si registra un andamento più rallentato, ma l’accumulo di scorte pre-Brexit può esserne ragione transitoria.
Ice ha presentato anche l'Annuario Commercio estero e attività internazionali delle imprese, frutto della collaborazione con l'Istituto nazionale di statistica, nata con l'obiettivo di mettere a disposizione degli operatori economici un'ampia base informativa sugli scambi di merci e servizi e sugli investimenti diretti esteri dell'Italia. Una guida alla lettura offre strumenti conoscitivi per gli utenti su aspetti sia metodologici sia di orientamento nella consultazione. L'opera, cui contribuisce anche la Banca d'Italia, è stata arricchita di nuovi contenuti e trasferita sul web per facilitarne la consultazione ed è disponibile sul sito www.annuarioistatice.it.