Alla Camera una risoluzione per contrastare la norma irlandese sulle etichette degli alcolici
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Una risoluzione che impegna il governo ad assumere iniziative a 360 gradi per contrastare l'introduzione nell'etichettatura degli alcolici di indicazioni di rischio per la salute connesso al consumo di alcool. Nel caso, anche facendo ricorso alla Corte di Giustizia dell'Unione europea.
La risoluzione è stata presentata in Commissione Agricoltura della Camera, prima firmataria la deputata di FDI Maria Cristina Caretta, per contrastare gli effetti del pacchetto normativo irlandese "Public Health Alcohol Labelling Regulations", finalizzato all'uso di etichettatura sui prodotti a base di alcol con avvisi di carattere sanitario in modo analogo a quanto avviene per quelli a base di tabacco.
Tre i punti chiave della risoluzione per scongiurare l'effettiva introduzione della normativa: "adoperarsi in tutti i tavoli europei di competenza, valutando, se del caso, la sussistenza dei presupposti per promuovere un ricorso alla Corte di Giustizia dell'Unione europea, anche in coordinamento con altri Paesi europei che condividono il medesimo posizionamento italiano; operare in tutti i tavoli internazionali di competenza, con riferimento all'Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO); adottare iniziative, anche in coordinamento con altri Paesi europei, produttori ed esportatori di vino e spiriti presso le competenti sedi europee, per impedire che la normativa irlandese diventi un precedente a danno delle produzioni nazionali, andando oltre il perimetro tracciato dal Parlamento europeo nel voto espresso sulla risoluzione".
Il ministro delle Politiche Agricole Lollobrigida ha annunciato che il Governo italiano sta lavorando con Spagna e Francia a un documento comune sul tema.
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