Aceto Balsamico Igp & Champagne: insieme per rafforzare la tutela delle denominazioni
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Da Modena alla Champagne per parlare di tutela. Nelle scorse settimane il Consorzio di Tutela dell'Aceto Balsamico di Modena Igp ha incontrato il Comité Champagne proprio per discutere di tutela delle denominazioni e ha partecipato all'assemblea annuale di AICIG con un intervento sul sistema europeo delle DOP e IGP.
Iniziative che si inseriscono nella campagna europea del Consorzio dell’ABM per l’approfondimento del tema della tutela delle indicazioni geografiche in Europa e nel mondo, la cui prima tappa è stata appunto in Francia con il sistema dell’AOC Champagne, una delle denominazioni più conosciute e imitate in tutto il globo. Il Consorzio ha qui incontrato alcuni rappresentati del sistema produttivo e il CIVC, il Comité Interprofessionnel du vin de Champagne, per meglio comprendere le scelte e le strategie commerciali delle singole aziende e la politica di gestione collettiva del comparto, in particolare le strategie di tutela e di comunicazione della denominazione. Soprattutto quest’ultimo incontro, è stato finalizzato a pensare insieme un sistema sempre più efficace di tutela e di difesa dei prodotti DOP e IGP, oltre che gettare le basi per creare una rete più strettamente connessa dei soggetti che operano in questo campo. Dal confronto sono infatti emerse sensibilità, esigenze e strategie comuni. Tra le altre cose, colpisce lo sforzo condiviso di promuovere una giurisprudenza comunitaria sempre più dettagliata e precisa sul tema dell’evocazione delle denominazioni e la volontà, anche a questo livello, di fare rete per aumentare l’efficacia delle singole azioni.
“Il Comité Champagne – ha affermato la presidente del Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP Mariangela Grosoli – è per noi un riferimento e siamo venuti qui ad Epernay per imparare, per ispirarci alla loro esperienza e per farci aiutare a percorrere la stessa strada sia dal punto di vista della valorizzazione del prodotto che per la tutela della denominazione e le nostre aspettative sono state pienamente corrisposte”. “Incontro importantissimo – ha evidenziato il direttore Federico Desimoni – che ci mostra la strada maestra da seguire. In particolare, colpisce la visione del Comité, le strategie adottate e la perseveranza con cui in questi ultimi decenni hanno condotto azioni di tutela della loro denominazione”.
Ma i due Consorzi non hanno parlato solo di tutela e difesa di prodotti e denominazioni; la condivisione si è allargata alle strategie di comunicazione. Entrambi i Consorzi ritengono che la priorità attuale sia quella dell’educazione, della formazione e dell’informazione diretta sia al mondo della comunicazione, e in primis agli opinion makers, che a quello delle giovani generazioni (studenti, giovani chef ecc). Non da ultimo, è stata poi evidenziata l’importanza di utilizzare strumenti di comunicazione per tutelarsi nei confronti dei prodotti “fake”.
“Sul tema della comunicazione – riprende il direttore del Consorzio – è ispirante l’esperienza che lo Champagne sta facendo negli Stati Uniti focalizzata sull’idea di comunicare direttamente al consumatore l’esistenza sul mercato di un prodotto autentico e di altri prodotti che sono semplici imitazioni. Partendo dal concetto che anche se una pratica commerciale è considerata legale, questo non vuol dire che la stessa sia corretta e leale e questo confronto con il Comité è solo l’inizio di una relazione che speriamo possa approfondirsi sempre più e a diversi livelli nei prossimi mesi e anni”.
Terminata l’esperienza in terra di Champagne, il Consorzio è tornato al lavoro all’interno dei confini nazionali partecipando al seminario organizzato da AICIG a Reggio Emilia, in occasione dell’assemblea annuale dell’Associazione. Il tema della mattinata di lavori è stato “L’evoluzione dell’attività di vigilanza nel corso degli ultimi 20 anni: esperienze e proposte di evoluzione normativa”, a cui il Consorzio ha contribuito portando una relazione sulle azioni di tutela in corso in Germania e presso la Corte di Giustizia dell’Unione Europea per la tutela del termine “balsamico”. Si è parlato di tutela delle denominazioni e gestione delle criticità del sistema europeo dei prodotti DOP e IGP: “Ho cercato di trasmettere a tutti i colleghi dei Consorzi di Tutela la fiducia nel nostro sistema e la necessità di perseverare – ha concluso il direttore Desimoni – come sistema e ognuno per la sua parte, nelle azioni di tutela sia in Italia che all’estero, per rafforzare sempre e ulteriormente quanto già più volte riconosciuto dalla Corte di Giustizia dell’Unione, in tema di evocazione dei prodotti DOP e IGP”.
La campagna di comunicazione prevede anche una parte di divulgazione del gusto: dal 4 all'8 giugno, unitamente al Parmigiano Reggiano DOP, l'Aceto Balsamico è stato infatti presente nella carrozza ristorante delle Frecce di Trenitalia. La degustazione è evvenuta sui treni interessati dalla tratta Roma - Milano e viceversa, con il supporto di personale qualificato che ha accompagnato ogni evento con il racconto di come nascono questi prodotti di eccellenza del Made in Italy, come percepire e riconoscere le caratteristiche organolettiche e quali abbinamenti sono in grado di esaltarle al massimo.