La Gen Z cinese ha scoperto il vin brûlé, nuovo must dell’inverno
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I giovani cinesi si sono scoperti amanti del vin brulé. Un tempo epitome degli inverni tedeschi, questa bevanda secolare ha trovato un pubblico sorprendente e appassionato tra la generazione Z delle grandi città cinesi. Non sono solo i marchi di vino pop a proporre il vin brulé. Anche le enoteche più prestigiose lo hanno aggiunto alle loro proposte invernali.
"Negli ultimi due anni abbiamo venduto vin brulé durante l'inverno e anche quest'anno ne abbiamo fatto scorta - dichiara Forage, noto bar di Shanghai - usiamo vini corposi come il Duero spagnolo, lo Shiraz Cabernet sudafricano o il Malbec argentino. Una singola tazza costa 68 o 78 RMB (intorno ai 10 dollari)".
Sulla scia di questa popolarità anche i giganti cinesi della vendita al dettaglio stanno facendo incetta. Lo stesso O2O Freshhippo, di proprietà di Alibaba, ha messo in evidenza il vin brulé nelle sue offerte: al prezzo di soli 59 RMB (8,10 dollari) a bottiglia, propone un premiscelato - una miscela di vino e succo di frutta - che sembra soddisfare la "voglia di inverno dei consumatori".
"I clienti vogliono bere il vin brulé in inverno, ma è complicato prepararlo a casa, quindi sono stati lanciati prodotti pronti da bere", spiegano alcuni esperti del settore.
Il vin brulé non è un concetto nuovo, e prodotti di questo tipo sono presenti sul mercato da diversi anni. In effetti, il vin brulé è di tendenza in Cina da alcuni inverni. Secondo il rapporto 2023 Mulled Wine Takeout Consumption Trends pubblicato da Ele.me, piattaforma di Alibaba per la consegna di cibo online, il vin brulé ha guadagnato popolarità nel 2021, con un picco della domanda nel mese di dicembre di ogni anno. Negli ultimi tre anni, il numero di commercianti attivi che vendono vin brulè è cresciuto da circa 200 a oltre 15.000. Shanghai è in testa al Paese per numero di aziende coinvolte, seguita da Pechino e Hangzhou.
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