Gare di cocktail, privilegiati sostenibilità e uso di ingredienti locali
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Sempre più spesso i giudici delle competizioni sulla mixology tengono in conto la capacità del barman di creare drink facendo attenzione ad evitare sprechi e utilizzando il più possibile ingredienti legati al territorio.
Questi criteri sono stati i cardini anche per l'ultima edizione di Art of Italicus Aperitivo Challenge, la competizione globale di bartending che mira a celebrare i cocktail da aperitivo ispirati all'arte. È risultato vincitore Fabrizio Candino, del Sartoria Cocktail Bar, Italia. Al secondo posto si è classificato Johannes Sæterbø, dello Svanen di Oslo, e al terzo Valeria Coletti, del Baccarat di Londra.
Giuseppe Gallo, fondatore e CEO di Italicus, ha dichiarato: "Quest'anno abbiamo avuto l'onore di vivere una competizione con bartender altamente qualificati, dalla loro tecnica allo stile delle loro presentazioni e al loro approccio sostenibile. Abbiamo tanti talenti da tutto il mondo che partecipano a questo programma con l'obiettivo di migliorare e crescere all'interno del settore in un mondo più sostenibile."
Il concorso, giunto alla sua quinta edizione, ha coinvolto bartender provenienti da oltre 20 Paesi del mondo. Candino è originario di Palermo e il suo cocktail vincitore, "In-Vite", rende omaggio alla vite mediterranea, incorporando il concetto di invito e convivialità.
Il premio comprende un programma di mentorship con Giacomo Giannotti, proprietario del Paradiso di Barcellona, classificato al primo posto nell'edizione 2022 dei 50 migliori bar del mondo.
La sfida finale, tenutasi a Roma il 28 maggio, ha riunito barman provenienti da Croazia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Norvegia, Spagna, Svezia, Svizzera, Ungheria, Regno Unito e Stati Uniti. Quest'anno, i partecipanti dovevano creare i loro cocktail tenendo conto della sostenibilità, evitando gli sprechi e promuovendo l'uso di ingredienti di provenienza locale.