Consumi post Covid: bene take away, in ripresa la ristorazione
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La ripresa dei consumi dà i primi segni di ripartenza dal comparto agroalimentare e vinicolo: a confermarlo è lo studio svolto dall’Osservatorio Signorvino grazie ad un monitoraggio rivolto all’osservazione del consumatore finale e sempre più ramificato sul territorio italiano con analisi svolte grazie ad un sistema di CRM ed al monitoraggio diretto degli store manager. Gli store sui quali è stata svolta la ricerca sono tutti i 18 punti vendita, considerando anche l’ultimissima apertura di Parma dello scorso luglio. Indicazioni utili per ridurre il gap statistico e informativo esistente sulle vendite di vino in Italia nel rilevante canale retail extra-GDO, monitorare le tendenze in atto sugli acquisti e i consumi di vino, comprendere e anticipare i trend di cambiamento sociodemografico negli stili di vita degli italiani.
I punti vendita Signorvino sono stati fra i primi a chiudere ed anche i primi a riaprire, il 17 maggio. La ricerca si è quindi concentrata su questo ultimo periodo estivo dal giorno della ripresa andando ad analizzare i trend di vendita rispetto allo stesso periodo dello scorso anno con focus sui macro-dati di andamento per ogni categoria.
Dopo la riapertura i consumi take away hanno registrato un prevedibile calo rispetto allo scorso anno del -48%, per poi crescere del +3% nel mese di giugno, +6%nel mese di luglio, fino a raggiungere la doppia cifra di crescita nelle vendite nel mese di agosto.
Dati Retail
La categoria che cresce di più in assoluto è rappresentata dai Vini Rossi Leggeri (grado alcool fino a max 12° e fino a max 13°) che crescono di un +5% (incidenza a valore) percentuale che raggiunge il +8% se osserviamo nella categoria la sola fascia prezzo della convenienza, quella sotto i € 19,90. Nella Top 10 dei vini più venduti entra infatti il Lambrusco, a discapito del Chianti Classico.
I pezzi per scontrino crescono rispetto al 2019 da 2,4 a 3,0 segnale che il consumatore predilige fare scorta dei vini convenienti per il consumo quotidiano e non acquista il vino solo per le grandi occasioni.
Dati E-commerce
La categoria che si impone come alto-vendente è quella delle bollicine, nella fascia Ultra Premium con prezzo > € 99,00. Se Nel retail la bollicina premium più venduta rimane saldamente il Franciacorta, questo non si verifica nelle vendite on-line dove i clienti prediligono a quest’ultima Trento Doc e Alta Langa.
Lo scontrino medio si posiziona saldamente sopra i 100 euro, con una media di 9,20 pezzi per scontrino.
A prescindere dalla categoria la fascia prezzo più venduta rimane quella sotto i € 19,90, dove osserviamo un acquisto a cartone per sfruttare la convenienza della consegna gratuita. Il campo di studio dell’Osservatorio è significativo: un giro d’affari complessivo del gruppo di oltre 31 milioni, più di 1500 etichette presenti negli store di oltre 250 fornitori e quasi un milione di bottiglie vendute ogni anno permettono di dare indicazioni sul valore e sul volume delle denominazioni maggiormente vendute, rappresentando le preferenze espresse dal consumatore e profilando diversi target con le relative abitudini. Il monitoraggio avviene in maniera diretta da parte degli store manager con un’analisi quali-quantitativa, osservando gli atteggiamenti di acquisto e analizzando i dati di vendita.