In Italia il primo vigneto sperimentale europeo con le Tea
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Inaugurato in Italia il primo vigneto sperimentale europeo ottenuto con le Tea (Tecniche di evoluzione assistita). L'annuncio - riferisce il sito Gambero Rosso - è dell'Università di Verona, attraverso EdiVite, spin-off dell'ateneo veneto nato nel 2021 per produrre viti più resistenti ai patogeni, che fa riferimento al gruppo di genetica agraria coordinato dal professor Mario Pezzotti (Dipartimento di Biotecnologie). Si tratta di un campo di 250 metri quadrati, contenuto nel vigneto sperimentale dell'Università a San Floriano in Valpolicella, sorvegliato 24 ore al giorno, in cui sono state messe a dimora cinque piante di chardonnay e cinque di controllo.
L'iniziativa rappresenta il primo caso a livello italiano ed europeo di un vigneto ottenuto con le Tea e costituisce un passo avanti importante, in un periodo in cui la crisi climatica sta mettendo ripetutamente in discussione la capacità di adattamento del vigneto italiano. Obiettivo dell'iniziativa è verificare in pieno campo la resistenza a uno dei principali agenti patogeni della vite, la peronospora e, di conseguenza, la possibilità di un minor utilizzo di prodotti fitosanitari. La prova sperimentale in campo permetterà di verificare se lo sviluppo, la crescita e la produzione della pianta rimangono normali, rispetto alle piante suscettibili di controllo.
«Un grande risultato ma il governo italiano si batterà affinché l'Unione europea si doti finalmente di un quadro normativo adeguato», ha dichiarato il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, intervenuto in video collegamento al lancio dell'iniziativa il 30 settembre. Secondo l'esponente del Governo Meloni, il confronto avuto nel corso del G7 Agricoltura di Siracusa appena concluso «ha confermato il valore dell'innovazione, come chiave di competitività, sicurezza e benessere degli ecosistemi a livello globale». In base alla legislazione attuale, l'editing genomico delle piante è ancora considerato soggetto alla regolamentazione Ogm e, pertanto, non può essere testato liberamente in prove aperte né immesso sul mercato.