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Normative

Gli aggiornamenti di leggi e decreti che riguardano il mondo dei vini, degli spiriti e degli aceti

26 Marzo 2020

Decreti, codici Ateco e Inps: le ultime notizie

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di Redazione | in 
Normative

E' stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DECRETO LEGGE 25 marzo 2020, n. 19 recante Misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da Covid-19.

Il provvedimento prevede che, al fine di contenere e contrastare i rischi sanitari e il diffondersi del contagio, possano essere adottate ulteriori misure su specifiche parti del territorio nazionale o sulla totalità di esso per periodi predeterminati, ciascuno di durata non superiore a trenta giorni, reiterabili e modificabili anche più volte, fino al termine dello stato di emergenza fissato al 31 luglio 2020 dalla delibera assunta dal Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020.

L’applicazione delle misure potrà essere modulata in aumento, ovvero in diminuzione secondo l’andamento epidemiologico del predetto virus, una o più tra le misure previste dal decreto stesso, secondo criteri di adeguatezza specifica e principi di proporzionalità al rischio effettivamente presente.

Il decreto-legge, inoltre, modifica il quadro sanzionatorio andando a prevedere la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 400 a 3.000 euro e nei casi di mancato rispetto delle misure previste per pubblici esercizi o attività produttive o commerciali, in aggiunta, la sanzione amministrativa accessoria della chiusura dell’esercizio o dell’attività da 5 a 30 giorni.

Il provvedimento è disponibile al seguente link

CODICI ATECO: il ministero dell’industria ha ieri emanato il primo aggiornamento (decreto allegato 1.) dei codici ATECO relativi alle attività che possono continuare ad essere svolto, in deroga a quanto stabilito nel DPCM del 22 marzo 2020, a condizione di rispettare le misure di sicurezza in vigore: le modifiche non toccano i codici 10 e 11 relativi alle produzione di alimenti e bevande, mentre aggiungono, fra gli altri, i codici relativi alle produzioni di vetro cavo e di imballaggi in metallo leggero.

Ricordiamo che le produzioni alimentari, incluse qualsiasi bevanda, è consentita: ove non fossero previste delle attività che, tuttavia, sono funzionali alle produzioni autorizzate, le imprese interessate (non presenti nella lista) possono chiedere delle autorizzazioni in deroga al Prefetto competente territorialmente

Il MISE ha diramato a Unioncamere, CCIAA e Associazioni imprenditoriali, una Circolare (allegato 2.) sulla possibilità, per le stesse Camere, di rilasciare alle imprese dichiarazioni sullo stato di emergenza conseguente all’emergenza epidemiologica da COVID-19 e sulle restrizioni imposte dalla Legge per il contenimento dell'epidemia. 

Tali dichiarazioni saranno rilasciate in lingua inglese e con riferimento ai contratti con controparti estere, affinché le imprese possano esibirle a queste ultime per giustificare l’impossibilità di assolvere nei tempi agli obblighi contrattuali già assunti, per motivi imprevedibili e indipendenti dalla volontà e capacità aziendale. 

Al fine di ampliare il perimetro delle dichiarazioni camerali e valorizzare il riconoscimento della forza maggiore nell'esecuzione dei contratti, Confindustria sta intervenendo anche nell'iter di conversione del DL Cura Italia, sostenendo un emendamento che attribuisce espressamente alla CCIAA la competenza a rilasciare i certificati alle imprese impossibilitate - anche temporaneamente - all'adempimento, a prescindere dalla natura (nazionale o internazionale) del contratto.  

Sul sito INPS è stata pubblicata la circolare n. 45 del 25 marzo (allegato 3.) che fornisce le istruzioni per l'applicazione degli artt. 23 e 24 del DLn. 18 "Cura Italia" in materia, rispettivamente, di congedo indennizzato per la cura dei minori durante il periodo di sospensione dei servizi educativi per l’infanzia e di incremento del numero di giorni di permesso retribuiti di cui all’articolo 33, commi 3 e 6, della legge 5 febbraio 1992, n. 104.

 

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