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Normative

Gli aggiornamenti di leggi e decreti che riguardano il mondo dei vini, degli spiriti e degli aceti

24 Agosto 2023

Primitivo di Manduria: più controlli in vigna e stop alla rivendicazione di nuove superfici

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di Redazione | in 
Normative

L'Unione dei Consorzi di Tutela dei Vini a Do di Puglia (U.co.vip), del quale anche il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria è membro, ha richiesto e ottenuto da parte del Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (Masaf) l'approvazione per l'incremento della percentuale dei controlli ispettivi in vigna da parte dell’ente di controllo Agroqualità.

Tale provvedimento è stato recepito da tutti i consorzi associati e, quindi, anche dal Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria e applicato nell'intera area di produzione.

Agroqualità quindi intensificherà i controlli in maniera massiccia. L'obiettivo è assicurare che tutte le pratiche di coltivazione e produzione all'interno del territorio del Primitivo di Manduria siano in linea con gli standard di qualità e autenticità richiesti dalla denominazione.

I controlli che saranno eseguiti copriranno vari aspetti critici della produzione, con particolare attenzione alla resa dell'uva per ettaro e alla conformità al proprio fascicolo aziendale. Queste verifiche garantiranno che ogni fase del processo produttivo rispetti rigorosamente gli standard di qualità, preservando così l'identità e l'eccellenza del Primitivo di Manduria.

Stop alla rivendicazione di nuove superfici

Oltre all’aumento dei controlli, il consiglio di amministrazione ha anche provveduto nei mesi scorsi a fermare la rivendicazione di nuove superfici a denominazione Primitivo di Manduria Doc e Docg all'interno di tutti i 18 comuni dell’areale fino al 2026. Questa misura, sottoposta al vaglio della Regione Puglia, è stata condivisa ed approvata dal comitato vitivinicolo regionale e resa ufficiale con determina n. 00273 del 03.07.2023 (registro delle Determinazioni della AOO 155). 

La sospensione sarà in vigore durante le campagne 2023/2024, 2024/2025 e 2025/2026, coinvolgendo tutti i nuovi impianti di Primitivo realizzati dopo il 31 luglio 2020, comprese le conversioni da altre varietà idonee diverse dal Primitivo, provenienti dal Piano Regionale di Riconversione Vigneti.

Questo provvedimento avrà una durata complessiva di sei anni, dal 2021 al 2026 perché è in continuità con il precedente blocco stabilito con la Determinazione n.155_DIR_2020_00157 del 07/07/2020, che riguardava le produzioni delle campagne 2021/2022/2023. 

"Un insieme di misure, avviate già a gennaio con l'introduzione della fascetta di stato e proseguite con l'implementazione del blocco delle richieste di ampliamento delle superfici coltivate a Dop, unitamente a un rafforzamento dei controlli, sono state volute con forte determinazione da parte del Consiglio di Amministrazione (CDA). Queste azioni sono perfettamente in linea con il perseguimento dell’obiettivo comune ovvero promuovere la qualità intrinseca e l'autenticità del Primitivo di Manduria Dop, riducendo il rischio di contraffazione e potenziando la promozione di questo vino iconico che rappresenta la nostra regione, dotato di un marchio globalmente riconosciuto – spiega Novella Pastorelli, presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria -. L'impegno di collaborare in sinergia con tutti i soggetti della filiera vitivinicola, inclusi i produttori e le autorità nazionali, costituisce un punto cardine. Questo impegno è fondamentale non solo per conservare intatto il prestigio associato alla Denominazione di Origine Protetta Manduria, ma anche per tutelare gli interessi dei produttori che contribuiscono alla sua produzione e dei consumatori che ne apprezzano il valore autentico e la qualità eccezionale."

 

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