Certificato in Cina: ancora in bilico l'esenzione per le bevande alcoliche
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Durante il recente incontro tra la Commissione europea e l’organismo cinese GACC (General Administration of Customs of the People Republic of China) si è discusso sull’eventuale esenzione delle bevande alcoliche dal certificato sanitario, al momento indicato come obbligatorio da ottobre 2019.
Poco prima, é stata presentata alle Autorità cinesi una proposta congiunta della Ue e della Commissione Codex Alimentarius con la definizione sui “prodotti a basso rischio”.
Il Codex, nel raccomandare l’obbligo di certificati specifici sulla sicurezza dei prodotti solo in determinati casi, pur non esistendo una definizione di “prodotti a basso rischio” riconosciuta a livello internazionale, indica alcuni criteri atti ad identificarli.
In particolare stabilisce che i prodotti alimentari quali le piante o esclusivamente composti da ingredienti derivanti dalle piante vegetali che hanno una stabilità e un indice di conservabilità, anche nella commercializzazione, a temperatura ambiente, come i vini e le bevande spiritose, sono per natura sicuri. Pertanto alcuna certificazione ulteriore risulta necessaria in virtù proprio della natura, della composizione e dei metodi di produzione, purché avvengano in circostanze normali.
Durante l’incontro, le Autorità cinesi hanno valutato positivamente la proposta della Commissione Ue e della Commissione Codex ed il percorso di approfondimento che proseguirà in occasione del Gruppo di lavoro sul Codex Alimentarius, previsto a metà febbraio, per poi approdare alla sessione estiva durante la quale si riunirà la Commissione Codex Alimentarius.
Al momento dunque sembra che le Autorità cinesi siano disposte a collaborare per differenziare l’obbligo della certificazione, tuttavia occorre monitorare gli sviluppi dei prossimi mesi, prima di avere certezza della effettiva esenzione delle bevande alcoliche.