La Ue accede all'Atto di Ginevra: più protezioni sulle denominazioni
- undefined
L’Accordo di Lisbona è un trattato multilaterale, siglato nel 1958, al quale aderiscono diversi Stati Membri, tra i quali, l’Italia, che prevede la protezione legale dei prodotti a denominazione di origine iscritti nel registro della WIPO (World Intellectual Property Organization).
Nel 2015 l’accordo è stato modificato dall’Atto di Ginevra che ha esteso la protezione anche alle indicazioni geografiche e ha riconosciuto l’accesso anche all’Unione europea come parte contraente.
Nel 2018, la Commissione europea ha intavolato una proposta per aderire al sistema previsto dall’Atto di Ginevra e successivamente il Consiglio della Ue ha adottato una decisione per autorizzare l’adozione di un regolamento che stabilisca le disposizioni atte a rendere efficace la procedura.
La Presidenza finlandese, ieri, ha presentato all’organismo WIPO le seguenti proposte di accesso:
- la Commissione europea sarà responsabile di stabilire una lista di DO e IG europee e di redigere la domanda di registrazione
- Le domande saranno basate sulle notifiche ricevute dagli Stati membri o su iniziativa dei diretti interessati e deve tenere in conto il valore export, la protezione in altri Accordi così come eventuali usurpazioni nei Paesi terzi
- gli Stati Membri che hanno aderito originariamente all’Accordo di Lisbona, così come è stato modificato dall’Atto di Ginevra, non potranno registrare le Do e le IG che sono soggette al sistema di protezione europeo.
Una volta che l’Unione europea sarà ufficialmente parte contraente potrà assicurare una ulteriore protezione a livello multilaterale delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche, sarà un importante complemento alla protezione derivante dall’attuale sistema di protezione previsto dalla UE in sede bilaterale.