Monitor dei Distretti di Intesa Sanpaolo: vino e spiriti traino della crescita sui mercati esteri
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Nel secondo trimestre 2019 l’export dei distretti industriali italiani ha registrato un aumento tendenziale del 3% (pari a 929 milioni di euro in più rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente), proseguendo lungo il trend di crescita in atto da inizio 2018. Nello stesso periodo il manifatturiero italiano ha mostrato un incremento delle vendite estere del 2,3%. Complessivamente il primo semestre dell’anno si è chiuso con un progresso tendenziale delle esportazioni distrettuali pari al 2,8%. Il quadro emerge dal "Monitor dei Distretti", novembre 2019, del Centro Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.
Si tratta di un dato positivo che nasconde però il momento critico che stanno attraversando molte imprese manifatturiere italiane sui mercati esteri. Le tensioni internazionali e il rallentamento dell’economia tedesca stanno condizionando l’evoluzione delle esportazioni distrettuali. Per la prima volta dal 2009, infatti, il numero dei distretti che ha subito un calo dei flussi di export (pari a 84) ha superato quello delle aree distrettuali in crescita (73).
Oltre ai distretti specializzati in beni di consumo della moda (+13,7%), solo le aree distrettuali specializzate in alimentari e bevande hanno registrato un aumento delle esportazioni nel secondo trimestre del 2019 (+2,5%).
In particolare in Germania si sono messi in evidenza i distretti agro-alimentari (su tutti i Vini di Langhe, Roero e Monferrato, i Vini del veronese, la Nocciola e frutta piemontese e l’Alimentare di Parma), del sistema moda (l’Occhialeria di Belluno e la Maglieria e l’abbigliamento di Carpi), dell’industria del mobile (Legno e arredo di Treviso).
Le esportazioni dei distretti agro-alimentari: quello vinicolo ha apportato il maggior contributo
Nel secondo trimestre del 2019 le esportazioni dei distretti agro-alimentari italiani proseguono nel loro sentiero di crescita (+2,5% tendenziale), sebbene ad un tasso più contenuto rispetto al trimestre precedente. Nel complesso, i primi sei mesi del 2019 realizzano 338 milioni di euro di esportazioni in più rispetto al periodo gennaio-giugno 2018, superando per la prima volta i 9 miliardi nella prima metà dell’anno (il 44% del totale esportazioni del settore agro-alimentare italiano) e realizzando una variazione del +3,8% rispetto al primo semestre del 2018.
La filiera dei vini è quella che apporta il maggior contributo alla crescita nel semestre, con un risultato complessivo del +8,4% (203 milioni di euro in più rispetto al periodo gennaio-giugno 2018). Ottima performance per i Vini di Langhe, Roero e Monferrato (+17,9%); continua la crescita dei Vini del Veronese (+9,6%), mentre registra una lieve contrazione il Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene (-0,6%) dopo la forte crescita degli anni passati (+8% nel 2018).
Nel planisfero è illustrato l’andamento delle esportazioni complessive italiane nei 142 sbocchi commerciali, dove i distretti nel 2018 hanno esportato beni per un valore non inferiore a 5 milioni di euro. Sono ombreggiati i paesi in cui i distretti nel 2018 hanno registrato un valore dell’export inferiore a 5 milioni. I paesi in cui i distretti hanno mostrato un aumento tendenziale delle esportazioni superiore al 5% sono di colore verde. I mercati in cui l’export distrettuale si è ridotto di almeno il -5% sono illustrati in rosso. Gli sbocchi commerciali in cui i distretti hanno sperimentato una variazione delle vendite estere compresa tra il -5% e il +5% sono di colore giallo.