Vendite di vino in Usa: Italia resta leader di mercato, volano liquorosi e aromatizzati, rosati sugli scudi
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Bilancio dei primi undici mesi 2018 delle importazioni di vino in Usa. Secondo quanto rileva l'Ice l'Italia resta leader di mercato, ma in terminidi valore il primato va alla Francia. Continua il boom dei rosati mentre per i vini italiani va segnalato l'ottimo andamento di liquorosi e aromatizzati.
In generale in base ai dati dello US Department of Commerce fino a novembre 2018 continua l’andamento divergente negli acquisti di vino dall’estero da parte degli USA.
Infatti le importazioni in valore hanno superato i 5,7 miliardi di Usd con una crescita del 5,5%, mentre le quantità hanno raggiunto 10,64 milioni di ettolitri con una contrazione del 4%.
Continua anche l’aumento dei prezzi medi che sono passati da 4.9 Usd del 2017 a 5.4 Usd/litro dei primi 11 mesi del 2018.
Confermata l’ottima performance dei vini spumanti e frizzanti (+8,2% in valore e +7,9% in quantità), più contenuta la crescita dei vini rossi (+3,7% in valore e -4,3% in quantità) e soprattutto dei bianchi (+1,9% in valore e -2,9% in quantità). La crescita maggiore riguarda ancora una volta i vini rosati con +32% in valore e +21,4% in quantità.
L'export italiano
Esaminando le esportazioni italiane i dati sono positivi: infatti le nostre vendite sono cresciute nel complesso del 7,3% in valore e dello 0,6% in quantità. In aumento anche la quota di mercato, che sale al 31,8% rispetto al 31,4% dello stesso periodo del 2017 ed i prezzi medi che raggiungono 5.9 Usd/litro contro i 5.5 Usd/litro dei primi undici mesi dello scorso anno.
Analizzando in dettaglio il nostro export emerge quanto segue:
- l'export complessivo ha sfiorato 1.82 miliardi di Usd (+7.3%), il vino rappresenta quasi il 39% del totale delle esportazioni italiane del comparto agroalimentare/bevande al quale assicura un contributo determinante;
- le quantità sono anch’esse lievemente cresciute (+0,6%), in controtendenza rispetto al dato generale (-4%), raggiungendo 3.1 milioni di ettolitri;
- i prezzi medi del vino italiano hanno raggiunto 5.9 Usd/litro;
- i vini bianchi con 630 milioni di Usd di export sono la componente più importante del nostro export vinicolo negli Usa con il 33% del totale, ma nel periodo considerato sono cresciuti poco in valore (1,1%) e diminuiti in quantità (-4,1%).
I prezzi medi sono passati da 4.9 Usd/litro a 5.1.
Italia ancora leader di mercato
L’Italia è il primo fornitore con una quota di mercato del 39,8%, la Francia segue al secondo posto con il 18,8%. I vini rossi con 610 milioni di Usd di vendite hanno di fatto quasi eguagliato il peso dei vini bianchi nel paniere dell’export verso gli Stati Uniti. Buona la crescita in valore (+6,1%), accompagnata da un lievissimo calo della quantita’ (-0,6%). Positivo l’andamento dei prezzi medi giunti a 6.5 Usd/litro, in crescita rispetto ai 6.1 Usd/litro dell’anno precedente. L’Italia è il primo fornitore con una quota di mercato del 32.2% (in crescita rispetto al 31,6% del 2017), seguita dalla Francia con il 31,1%.
I vini spumanti e frizzanti
Sempre molto dinamico il settore dei vini spumanti e frizzanti che rappresentano il 22% del nostro export verso gi USA con circa 408 milioni di Usd. Notevole la crescita sia in valore (+16,6%) che in quantità (+10,5%). Interessante anche l’aumento dei prezzi medi passati da 5.5 Usd/litro del 2017 agli attuali 5.8 Usd/litro. L’Italia è il secondo fornitore dopo la Francia con una quota di mercato del 34,1%.
Il boom dei rosati
In forte espansione il settore dei vini rosati che tuttavia rappresentano appena il 2% del nostro export verso gli USA con 31.6 milioni di Usd nei primi undici mesi del 2018. Ottimo incremento sia in valore (+27,8%) che in quantità (+11,8%).
L’Italia è il secondo fornitore dopo la Francia ma notevolmente distaccato (le quote di mercato sono rispettivamente 78,6% e 9,1%).
Ottimo andamento per vini liquorosi e aromatizzati
Da registare infine l’ottimo andamento dei vini liquorosi (+13,2% in valore e +10,8% in quantità) nei quali l’Italia ha una quota del 28,2%, dei vini aromatizzati (+35,6% in valore e +26,2% in quantità) con una quota dell’84.7%, mentre i vini i biologici fanno registrare un andamento decrescente (-6,1% in valore). Tuttavia per queste categorie gli importi assoluti delle vendite sono comunque limitati.
In termini generali la Francia è il primo fornitore in valore (grazie in particolare al segmento dei vini spumanti e dei rosati), superando l’Italia di 130 milioni di Usd, con crescita sia dei valori (13,2%) che delle quantità (6,6%). Positiva la perfomance in valore della Nuova Zelanda (3° fornitore con +6,3%) e della Spagna (4° fornitore con +2,1%), mentre sono in forte calo, sia in valore che in quantità, Australia (4° fornitore), Argentina (6°), Cile (7°) e Germania (8°).
Qui l'intero rapporto Ice: Dati_statistici_WINE_novembre_2018_agg_02062019_REV0.pdf