Sulle etichette del vino europeo torna l'origine delle uve
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La Commissione ha rettificato il testo del regolamento sul vino per assicurare l'indicazione di origine delle uve nelle bottiglie prodotte con vitigni internazionali (Chardonnay, Merlot, Cabernet, Sauvignon e Shiraz). Scongiurato quindi il rischio che i viticoltori europei potessero chiamare 'italiano' il vino prodotto con uve straniere. Grazie ad un lavoro di squadra con i rappresentanti del settore in Italia è stato fatto notare l’errore alla Commissione Ue che ha corretto il testo dell’atto in applicazione della normativa europea. Oggi infatti è stata recepita la rettifica al regolamento della Commissione europea, in cui si chiarisce che l'indicazione di origine che accompagna i vini ‘varietali' (che riportano in etichetta solo il nome di uno o più varietà di uve) dovrà corrispondere al luogo in cui le uve sono state raccolte e non solo trasformate in vino. "Di fronte all'evidenza dei rischi per il settore e per i consumatori, infatti, i funzionari del commissario Phil Hogan non hanno esitato a portare le rettifiche necessarie", ha sottolineato Paolo De Castro, primo vicepresidente della Commissione agricoltura del Parlamento Ue.
"Nei lavori di riscrittura del regolamento 607 – commenta Federvini – è emerso un errore fra le diverse edizioni linguistiche. L'italia se ne è accorta e ha ottenuto la correzione che probabilmente avverrà con un regolamento separato, dal momento che la riscrittura aveva completato il suo iter. Il nostro commento non può che essere positivo, sottolineando la fermezza del ministero nel chiedere e ottenere la correzione immediata”.
In allegato il testo del Regolamento. Qui si può scaricare il Regolamento nella versione corretta.