I produttori vinicoli di Italia, Francia e Spagna alla Ue: più sostegni e promozione
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Il Gruppo di contatto sul settore vitivinicolo fra Italia Francia e Spagna riunitosi virtualmente il 23 aprile ha prodotto una dichiarazione comune che è stata poi inviata alla Commissione europea in cui chiede misure per il sostegno del settore colpito da tensioni commerciali oltreche dagli effetti della pandemia (blocco dell’Ho.Re.Ca., dei flussi turistici e di tutto il mondo legato agli eventi) a cui si sono aggiunti i recenti avversi eventi climatici con gelate che hanno fortemente colpito la vivicultura.
Le misure richieste devono servire al rilancio del settore, stimolando in particolare la domanda interna ed esterna con efficaci strumenti di promozione. Ciò implica il ricorso a risorse comunitarie aggiuntive (le risorse ordinarie del PNS devono finanziare le misure strutturali come investimenti, promozione e ristrutturazione vigneti). Si chiede flessibilità e, soprattutto, che la durata delle autorizzazioni per gli impianti viticoli in scadenza quest’anno venga prorogata - almeno - al prossimo anno.
Per quanto riguarda infine i recenti piani europei - dal Green Deal, alla Strategia From Farm to Fork, incluso il piano europeo di lotta al cancro - le organizzazioni riunite nel Gruppo di contatto sostengono i piani Ue, ma contrastano fortemente ogni tentativo di stigmatizzare/demonizzare il consumo di alcuni prodotti, come il vino. Il vino è patrimonio comune, è cultura, è storia, economia, convivialità e socialità dei territori. Parte della dieta mediterranea, riconosciuta patrimonio mondiale. Le Organizzazioni ribadiscono l’impegno verso una cultura del bere consapevole, moderato e chiedono che su questi temi i loro Paesi siano al fianco della filiera.
Qui la dichiarazione originalein francese. Qui la traduzione in italiano.