La Colombia annulla la richiesta del certificato di buona prassi di fabbricazione
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Le Autorità colombiane hanno deciso di annullare la richiesta di uno specifico certificato di buona prassi di fabbricazione, previsto dal decreto 1686 del 2012 e successive modifiche, chiarendo che permane il rispetto dei requisiti sanitari da parte dei produttori che esportano in Colombia.
Sarà pertanto emesso un nuovo decreto che confermerà lo status quo. Le Autorità colombiane hanno comunicato che "da parte del Ministero della Salute e della Protezione Sociale e di Invima, è stata predisposta una bozza di provvedimento che stabilisce la modifica del Decreto 1686 del 2012 e di conseguenza dei Decreti 1366 del 2020 e 162 del 2021, in cui viene eliminato il requisito della certificazione delle buone pratiche di fabbricazione, chiarendo che ciò non implica il mancato rispetto dei requisiti sanitari da parte dei produttori, dando continuità alla verifica da parte dell'autorità sanitaria sui prodotti nazionali e importati di bevande alcoliche. Tuttavia, nonostante gli sforzi per emanare questo Decreto prima della data del 14 febbraio 2023 (entrata in vigore), è imperativo rispettare le procedure amministrative e regolamentari secondo le buone pratiche normative, una situazione che ha prolungato i tempi previsti. Tuttavia, mentre la procedura amministrativa viene rispettata, lavoreremo in coordinamento con Invima, in modo da non creare ostacoli al commercio di questi prodotti a livello nazionale. Speriamo di aver fornito la tranquillità che gli esportatori e i produttori nazionali richiedono, e speriamo di notificare l'emissione dell'atto amministrativo il più rapidamente possibile".
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