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21 Settembre 2020

Ismea, consuntivo export a +3,5% nel primo semestre - Vino in calo

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di Redazione | in 
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Il saldo del commercio agroalimentare italiano con l'estero nel primo semestre 2020 chiude in positivo nonostante il blocco forzato dovuto alla crisi Covid-19: +710 milioni di euro contro il deficit di quasi 1,2 miliardi dei primi sei mesi del 2019.

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Un risultato non scontato che, come evidenzia ISMEA nel suo ultimo report sul commercio con l'estero, è frutto della congiuntura di due contrapposte dinamiche dei flussi. Da una parte, la forte crescita tendenziale delle esportazioni nei primi due mesi dell'anno (+10,8%) e la ripartenza di giugno (+3%), quando si sono allentate le restrizioni dell'emergenza Covid-19; dall'altra, la flessione delle importazioni (-5,1% rispetto allo stesso periodo del 2019). Di conseguenza, nel primo semestre il consuntivo dell'export è arrivato a 22,1 miliardi di euro con una crescita del 3,5% su base annua, un dato che consente all'agroalimentare italiano di raggiungere il peso dell'11% sulle esportazioni di beni e servizi totali dell'economia nazionale.

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Il contributo più consistente all'aumento del valore delle esportazioni del semestre viene dal comparto dei cereali e derivati (+13,8%), ortaggi freschi e trasformati (+8,8%), frutta fresca e trasformata (+4,0%) e del latte e derivati (+1,0%); al contrario il vino, pur rimanendo il secondo comparto produttivo maggiormente esportato dall'Italia, nei primi sei mesi dell'anno ha subito una flessione annua delle esportazioni del 4,1%.

Qui il report integrale - La_bilancia_commerciale_italiana_nel_I_semestre_2020_DEF.pdf

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