Interrogazione parlamentare Ue sullo zuccheraggio nei vini
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Mara Bizzotto (ENF) ha presentato un'interrogazione con richiesta di risposta scritta alla Commissione europea sullo zuccheraggio dei vini e la concorrenza sleale a danno dei viticoltori italiani. Lo zuccheraggio dei vini con l'aggiunta di saccarosio è infatti, come si sa, consentito nei paesi del Nord Europa, ma vietato in quelli del Sud Europa, come l'Italia. I produttori di vino italiani possono arricchire il vino soltanto con mosto concentrato e mosto concentrato rettificato.
Fino alla riforma dell'organizzazione comune di mercato (OCM) del vino del 2008, i viticoltori sudeuropei beneficiavano di un aiuto dell'UE per l'uso dei mosti d'uva a titolo compensativo per lo svantaggio nei confronti dei produttori nordeuropei che, potendo utilizzare il saccarosio, avevano costi di produzione nettamente inferiori. Eliminato il sostegno finanziario per i mosti d'uva, l'UE ha tuttavia mantenuto il regime di discriminazione Nord-Sud Europa nell'utilizzo del saccarosio nei vini. Questa distorsione della concorrenza è aggravata dal fatto che non è obbligatorio indicare il saccarosio tra gli ingredienti in etichetta, e quindi i consumatori non possono sapere se il vino che acquistano sia stato edulcorato con saccarosio. Questa concorrenza sleale discrimina fortemente i produttori del Sudeuropa. A differenza del saccarosio, l'utilizzo dei mosti d'uva contribuisce all'equilibrio di mercato del vino.
Alla luce di quanto precede, i viticoltori italiani e le cantine cooperative italiane chiedono alla Commissione di far sapere se intende rivedere la normativa europea al fine di vietare l'utilizzo di saccarosio nei vini e se intende rendere obbligatoria l'indicazione del saccarosio in etichetta, per garantire la trasparenza ai consumatori.