Il vino fa bene a Sotheby's: crescita del 23% nei primi sei mesi dell'anno
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Il vino fa bene alle aste. Sotheby’s (recentemente acquistata dal tycoon dei media Patrick Drahi per 3,7 miliardi di dollari) ha annunciato che le sue aste di vino nei primi sei mesi dell’anno hanno raggiunto la cifra totale di 65 milioni di dollari, con una crescita del 23% rispetto allo stesso periodo del 2018. È stato anche il miglior risultato all’inizio delle aste enologiche nel 1970.
Il boom di questo scorcio 2019 è dovuto in particolare ad un ciclo di quattro giorni di aste ad Hong Kong che hanno fruttato 34,8 milioni di dollari, una cifra record legata soprattutto alla vendita del lotto ‘Tran-scend-ent’ battuta a 30 milioni di dollari.
All’asta sono andata anche 75 casse di Mouton Rothschild, il cui ricavato (2,7 milioni di dollari) andrà a beneficio della ricostruzione della cattedrale di Notre Dame dopo il terribile incendio che ne ha fatto crollare il tetto e di alcuni restauri a Versailles.
Se le cose dovessero continuare così - è l’auspicio dei manager di Sotheby’s - la casa d’aste chiuderebbe l’anno superando il record dei 100 milioni di dollari dello scorso anno. Jamie Ritchie, capo mondiale di Sotheby’s Wine, ha sottolineato come negli ultimi anni i più grandi collezionisti di vino si siano rivolti alla società britannica consentendo di mettere all’asta lotti consistenti e super qualificati.
Sotheby’s ha anche recentemente assunto l’esperto Jonny Fowle come spirits specialist, c’è quindi da aspettarsi un’offerta più qualificata anche sul fronte degli spiriti.