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22 Febbraio 2021

Il settore dell'ospitalità chiede una Task force europea per affrontare la crisi

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di Redazione | in 
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Imprese e sindacati del settore hanno presentato un appello congiunto per la costituzione di una task force dell'Ue sull’ospitalità.

In una lettera inviata ai vertici dell’Unione e alla presidente della Banca centrale europea, i firmatari di 13 associazioni, compreso il Ceev, hanno ricordato gli effetti devastanti del COVID-19 non solo sulla salute dei cittadini ma sulle intere economie del Paesi. 

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La pandemia ha colpito duramente tutto il settore dell'ospitalità “con le aziende costrette a chiudere con breve preavviso” per contrastare la diffusione del virus e molti lavoratori costretti a perdere la propria occupazione.

Ciò - è ricordato nella lettera - ha anche portato a un drammatico effetto a catena sui fornitori. “Molti attori nella filiera alimentare come agricoltori, trasformatori, commercianti, grossisti e produttori di alimenti e bevande affrontano gravi difficoltà. Sostenendo milioni di posti di lavoro, questi settori sono costituiti principalmente da PMI e sono organici al funzionamento del settore dell’ospitalità".

Ricordando la necessità di una “riapertura sicura, tempestiva e sostenibile - non appena la situazione epidemiologica lo consentirà - e riconoscendo l'importante ruolo che il turismo e l’ospitalità possono giocare nella ricostruzione delle nostre comunità culturali, sociali ed economiche, le associazioni chiedono l'istituzione urgente di una task force sull'ospitalità in tutte le istituzioni dell’Ue.

La task force dovrebbe avere il compito di valutare l'impatto del COVID-19 sulle imprese e sui posti di lavoro e fornire una road map per la ripresa del settore ricettivo e della sua catena del valore.

Per fornire ai loro settori le basi per tornare alla crescita e contribuire a guidare la ripresa verde i firmatari chiedono che le istituzioni dell’Unione europea e i responsabili politici nazionali diano la priorità alle seguenti aree:

  1. Riconoscimento dell'impatto massiccio e a lungo termine che la crisi COVID e le chiusure hanno avuto sulle aziende in tutta la catena del valore dell'ospitalità. Allo stesso modo, il riconoscimento dell'enorme potenziale che questi settori hanno per rilanciare l’economia. Aiutando il settore a rimanere attivo, allontanandosi progressivamente dal semplice sostegno alle chiusure. 
  2. Occorre chiarezza quanto prima su quando e in quali condizioni l'ospitalità potrà riaprire, per garantire tempo sufficiente per effettuare i necessari approvvigionamenti e adattarsi a eventuali misure aggiuntive. L'imprevedibilità finora affrontata ha generato un'enorme incertezza per tutti quanti sono coinvolti lungo la filiera.
  3. Supporto finanziario e politico dedicato alla catena del valore dell'ospitalità, affrontando entrambi i bisogni immediati e a lungo termine. Molte aziende nel settore dell'ospitalità sono a rischio collasso, con un potenziale effetto domino sulle industrie fornitrici lungo la catena. Anche i regimi di compensazione salariale devono essere estesi fino alla fine di questa crisi per proteggerne il maggior numero di persone.

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