I vini di tendenza per il 2020? Londra scommette sul Prosecco rosé
- undefined
Quali saranno le tendenze del vino nel 2020? Decanter, il celebre magazine britannico ha provato a dare la risposta. In pole position il Prosecco rosé, una new entry resa possibile dalla modifica al disciplinare di produzione votata qualche mese fa che consente di aggiungere al Glera del Pinot Nero (fino a un massimo del 15%). Le prime bottiglie saranno sul mercato entro la fine dell’anno.
Rosati sempre sugli scudi, come dimostra il recente investimento di Möet Hennessy (gruppo Lvmh) che ha assunto il controllo di Château d’Esclans, produttore del popolarissimo Whispering Angel.
Decanter annuncia inoltre ottime prospettive per i vini italiani prodotti da appassimento, che negli ultimi due anni hanno conquistato quote rispetto ai Malbec argentini. C’è un ritorno d’interesse anche per gli Chardonnay barricati.
Sempre maggiore popolarità poi per i vini certificati “vegan” e i vini naturali che incrementano le proprie quote, pur restando al momento un prodotto di nicchia e sollevando ancora parecchi dibattiti tra gli addetti ai lavori.
Anno problematico, invece, per i fine wines da collezione, perché dopo un decennio che ha visto un progressivo calo di interesse verso i Bordeaux (ancora però i vini più scambiati e quotati) alcuni esperti britannici prevedono un ulteriore rallentamento del giro d’affari, nell’ordine del -1% al mese.
Le altre incognite si chiamano Brexit (la Gran Bretagna dovrà ridiscutere i propri accordi commerciali con i Paesi dell’Unione Europea) e dazi Usa.
Il presidente Trump minaccia dazi del 100% su tutto il vino europeo, senza alcuna distinzione. Infine il climate change, che continuerà a impattare sulle produzioni e spingerà alla ricerca di nuove varietà di uve.