Guerra delle bollicine: da venerdì a Mosca lo Champagne è solo quello prodotto in Russia
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Per le maison più blasonate è stata un'offesa inaccettabile. Ma tant'è. In Russia d'ora in poi solo le bollicine nazionale si potranno chiamare Champagne. L'inedita autarchia frizzante è stata decisa dal presidente Putin che venerdì scorso ha firmato una legge con le nuove disposizioni. I grandi Champagne francesi adesso dovranno essere definiti semplicemente spumanti.
La risposta francese non si è fatta attendere. La Champagne si dice "scandalizzata per la nuova legislazione russa sull’etichettatura dei vini". I suoi vini, infatti, conservano il diritto esclusivo di utilizzare il nome «Champagne» in caratteri latini sull’etichetta principale, ma la nuova legge li obbliga a rinunciare al termine «Shampanskoe» - traduzione della parola Champagne in russo - e a riportare il termine «vino spumante» in caratteri cirillici sulla controetichetta. Perché solo i vini effervescenti russi avranno adesso il diritto di utilizzare il nome «Shampanskoe».
Il Comité Champagne, che non era stato preventivamente informato dalle autorità russe, "disapprova questa normativa che non assicura ai consumatori russi un’informazione chiara e trasparente sull’origine e le caratteristiche dei vini e si dispiace che questa nuova legge rimetta in discussione più di vent’anni di colloqui bilaterali tra l’Unione europea e la Russia sulla protezione delle denominazioni d’origine".
Bernard Arnault, proprietario di Lvmh, il gruppo che possiede le maggiori etichette di Champagne, ha subito bloccato le spedizioni di bottiglie verso la Russia. Un blocco temporaneo, in attesa "di trovare una soluzione appropriata". Il nome Champagne è protetto in più di 120 paesi. E mentre il Comité Champagne conferma la determinazione a portare avanti i dialoghi con le autorità russe per ottenere il diritto d’uso esclusivo del nome Champagne sul territorio russo, gli Champenois fanno appello alla diplomazia francese ed europea per ottenere la modifica di questa legge inaccettabile.
Non è ancora chiara la genesi della legge russa. Il sito Sputnik spiega che «il termine champagne, scritto in cirillico, è utilizzato in Russia dall'epoca sovietica per una bevanda tipo spumante prodotta a livello industriale. Grazie a una fermentazione accelerata, il ciclo di fabbricazione di questo "champagne sovietico" dura appena tre settimane, in distillerie che non sono associate a regioni vinicole particolari».