Federvini: le richieste al Parlamento per accelerare la ripresa
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La ripresa del settore horeca, insieme con quello della ospitalità e del turismo chiave indispensabile per la ripartenza.
Un’infrastruttura digitale efficiente a copertura di ogni angolo del territorio nazionale, elemento imprescindibile per ogni tipo di attività produttiva.
Uno scarto innovativo dei sistemi fieristici che, insieme con gli operatori interessati e l’Ice, trovino una modalità differente di incontrare i propri partner commerciali ed i consumatori utilizzando al massimo le opportunità offerte dal digitale.
Un dialogo più fluido ed efficace con la Pubblica amministrazione e un impulso alla messa a punto delle semplificazioni già avviate dal Parlamento.
Accelerazione della rivoluzione verde e della transizione ecologica.
Una promozione del made in Italy che dia il giusto peso alla cultura enogastronomica del Paese, fondamentale asset di attrazione.
Questi i punti principali posti all’attenzione dei parlamentari durante l’audizione di Federvini su 'Piano nazionale di ripresa e resilienza' presso la Commissione Agricoltura del Senato.
Nel corso dell’audizione sono state manifestate anche richieste specifiche di intervento, dall’abrogaziome del contrassegno sugli spiriti, ormai “palesemente obsoleto a fronte di un sistema di produzione e di versamento delle accise ampiamente digitalizzato”, alla piena applicazione della legge 238/2016 in materia di controlli nel settore vitivinicolo le cui semplificazioni sono rimaste in parte disattese.
Qui il testo presentato da Federvini in Commissione Agricoltura.