Di Maio: una "vetrina" online per vendere il Made in Italy nel mondo
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Vendere tutto il meglio del Made in Italy online, con una vetrina virtuale che raggiunga tutti i possibili consumatori in giro per il mondo. Lo ha ipotizzato il vice-premier Di Maio.
"Portare l'Italia nel mondo nel 2018 non può non passare dalla digitalizzazione e dalle nuove tecnologie. È tempo che il nostro Paese si doti di un portale di e-commerce multilingua, in cui le aziende italiane possano non solo esporre, ma vendere, i propri prodotti". Lo ha detto il vicepremier e ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, Luigi Di Maio, intervenendo alla riunione della VII Cabina di regia per l'internazionalizzazione alla Farnesina. Un portale online, ha aggiunto, "pensato sia in ottica business to business che in ottica consumer. Una sorta di Amazon del Made in Italy per rendere più facile trovare e acquistare i prodotti italiani e anche per combattere la contraffazione. Stiamo lavorando su questo versante come ministero dello Sviluppo economico".
Parlando dell'obiettivo di internazionalizzazione, "la nostra - ha affermato Di Maio - non è solo una strategia, è anche una missione. Quella di far conoscere il brand Italia nel mondo e di esportare tutto il meglio di ciò che abbiamo da offrire. Penso non solo quindi ai prodotti industriali, ma alla moda, all'agroalimentare, ai prodotti artigianali, al design e più in generale anche all'industria culturale. È una missione - ha proseguito -, anche perché si basa su una concezione di sviluppo e di commercio etico e sostenibile. Non vogliamo per esempio - ha detto ancora Di Maio - continuare ad esportare armi verso Paesi in guerra o verso Paesi che è risaputo li vendano a Paesi in guerra. Vogliamo innovare anche in questo campo". Il vicepremier e ministro si è quindi soffermato anche sulle imprese. "Ovviamente - ha detto - vogliamo aiutare gli imprenditori in maniera organica. Il processo di decertificazione è stato avviato e riguarderà, tra gli altri, anche gli incentivi per l'internazionalizzazione. Per internazionalizzare sappiamo che a volte sono necessari investimenti importanti e non sempre le piccole e medie imprese hanno cassa a sufficienza per potersi permettere queste iniziative, perdendo così grandi opportunità. Con la banca pubblica degli investimenti - ha rimarcato -, il cui studio è all'attenzione del governo, sarà finalmente possibile accedere a finanziamenti per investimenti di lungo periodo come quello per l'internazionalizzazione".