Dazi su acquaviti, la Ue si rivolge all’Omc contro le tariffe cinesi
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Secondo quanto riferito, il Ministero del Commercio cinese ha risposto affermando: "La Cina ha ricevuto la richiesta di consultazioni dell'UE e la gestirà in conformità con le norme pertinenti dell'OMC". "Le misure antidumping provvisorie sono state attuate sulla base della legge cinese, su richiesta delle industrie nazionali, dopo un'indagine equa e imparziale, e sono rimedi commerciali legittimi pienamente in linea con le regole dell'OMC", ha dichiarato il ministero
Il mese scorso il ministero del Commercio francese aveva dichiarato che avrebbe collaborato con la Commissione europea per contestare le tariffe di Pechino, arrivate dopo che l'Unione europea ha votato a favore dei dazi sui veicoli elettrici prodotti in Cina. La Cina è il secondo mercato di esportazione del Cognac dopo gli Stati Uniti e il più redditizio per l'industria. Le spedizioni di brandy francese in Cina hanno raggiunto 1,7 miliardi di dollari l'anno scorso e rappresentano il 99% delle importazioni cinesi di questa bevanda.
Il cognac è la principale categoria di alcolici occidentali importati nella Repubblica Popolare, dove il baijiu prodotto localmente detiene ancora quasi il 95% del mercato. Non è ancora possibile stimare gli effetti sul mercato di un trasferimento automatico delle tariffe sui prezzi finali al consumo.
La pratica all'Omc non avrà comunque tempi brevi. Come dimostra la protesta dell'Australia sui dazi applicati da Pechino sui suoi vini, che sono stati revocati l'anno scorso, il processo dell'OMC si muove con lentezza e in molti casi precedenti i Paesi hanno ignorato le sue eventuali restrizioni.