Chi trae vantaggio dalla "guerra del vino" tra Cina e Australia?
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La “guerra del vino” tra Australia e Cina ha due principali beneficiari: Francia e Cile. I due paesi produttori hanno infatti visto crescere le esportazioni di bottiglie sul mercato cinese. Da gennaio a giugno 2021, riporta Forbes, le importazioni in volume di vino francese in Cina hanno rappresentato il 35% delle importazioni totali nel paese, rispetto al 27,6% dello stesso periodo dell'anno fa.
Il volume delle importazioni di vino cileno in Cina nello stesso periodo ha rappresentato il 22,8% rispetto al 15,8% dei mesi corrispondenti un anno fa.
Le cifre provengono dai dati doganali compilati dalla società di ricerche di mercato e consulenza Nimbility con sede a Shanghai.
Secondo Forbes il vino francese rappresenta ora il 42,8% del mercato, per un valore di 303 milioni di dollari, rispetto al 26,4% dell'anno precedente.
Al contrario l'Australia, che rappresentava il 39,6% del vino importato nei primi sei mesi del 2020, è precipitata al 6% nello stesso periodo di quest'anno.
In merito alla disputa commerciale in corso con la Cina il governo australiano ha presentato una denuncia ufficiale al Wto all'inizio di quest'anno
Forbes rileva che le importazioni complessive di vino in Cina sono diminuite del 9% in volume e del 6% in valore nei primi sei mesi del 2021: una possibile ragione è anche l’aumento di consumo del baijiu, la produzione dell'acquavite locale è infatti aumentata del 12,8% nella prima metà del 2021.