Ceev scrive al Parlamento europeo: servono misure urgenti per il vino
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Con una lettera al Commissario Wojciechowski e ai deputati del Parlamento europeo, Ceev-Comité Européen des Entreprises de Vin ha chiesto misure urgenti per la filiera vitivinicola. L'epidemia di covid-19 e le misure eccezionali che i governi hanno preso per affrontare la pandemia, infatti, stanno avendo e avranno un impatto enorme sull'economia mondiale e ovviamente sul settore vitivinicolo dell'UE.
È ancora presto per una panoramica completa del danno totale che questa pandemia causerà al settore, tuttavia, già sta incidendo, causando l'interruzione della produzione e del commercio, colpendo le finanze delle aziende vinicole e destrutturando i mercati del vino.
Le misure adottate finora dall'Ue, però, non sono state sufficienti. Secondo Ceev, infatti, il primo luogo il pacchetto non propone un quadro finanziario adeguato per una risposta commisurata alla crisi. Il mercato vitivinicolo dell'Ue funziona come un mercato unico interconnesso e la sua gestione non può dipendere dall'uso delle risorse nazionali. Inoltre, il finanziamento delle nuove misure straordinarie con i fondi NSP renderà difficile quello delle misure esistenti, anche per il prossimo anno. Non vi sono fondi sufficienti e di conseguenza è necessario un sostegno economico specifico.
In secondo luogo, da un punto di vista tecnico, mancano almeno due misure cruciali: la raccolta verde parziale nelle aree DOP o IGP e l'autorizzazione straordinaria delle azioni di promozione nel mercato interno, in particolare quando fanno parte delle attività di enoturismo.
"Abbiamo bisogno urgentemente di una risposta europea completa per affrontare questa crisi. Senza di essa, la gestione dell'emergenza sarà nelle mani degli Stati membri e le loro singole iniziative rischiano di provocare risposte asimmetriche e una potenziale distorsione dell'organizzazione comune di mercato per il vino", si legge in conclusione.
In allegato il testo completo della missiva.