Aceto Balsamico di Modena IGP, arriva il passaporto elettronico
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Aceto Balsamico di Modena IGP prima tra le grandi Indicazioni Geografiche italiane ad avviare la sperimentazione del Passaporto Digitale, il sistema di tracciabilità agroalimentare realizzato in collaborazione con il Poligrafico dello Stato, Fondazione Qualivita e supervisionato da CSQA Certificazioni. La presentazione di tale progetto pilota è avvenuta lo scorso 23 ottobre a Parma, durante Cibus Tec, nell’ambito dell’evento “Trust your food & Aceto Balsamico di Modena”, a cura dello stesso Istituto Poligrafico dello Stato, CSQA e Fondazione Qualivita. Una iniziativa dunque, che mette al centro della scena l’elemento attualmente più innovativo in termini di tracciabilità e rintracciabilità, anti-contraffazione e controllo delle frodi.
“Tutelare un’eccellenza come l’Aceto Balsamico di Modena, ovvero il prodotto Made in Italy agroalimentare a Indicazione Geografica più esportato nel mondo – afferma Federico Desimoni, direttore del Consorzio di Tutela –, è un dovere in quanto, essendo così diffuso e celebre, più di altri prodotti si trova esposto a fenomeni di contraffazione. Ad oggi molto viene fatto dal Consorzio in sinergia con Organismi di Controllo e dalle forze dell’ordine, affinché tali frodi vengano represse. Tuttavia dotare ogni bottiglia di Aceto Balsamico di Modena IGP di un bollino che ne attesti l’originalità e soprattutto la tracciabilità, coinvolgendo il consumatore in un’alleanza finalizzata alla tutela del prodotto autentico, è un ulteriore passo avanti nella giusta direzione”.
Tale operazione, prevede il collegamento del Passaporto Digitale, con l’App gratuita Trust yourFood®, per la verifica dei dati di tracciabilità e l’attivazione di ulteriori servizi a valore aggiunto. La soluzione sviluppata dal Poligrafico per il settore agroalimentare prevede l’integrazione di un sistema di anticontraffazione e tracciabilità ed i dati certificati, attraverso la tecnologia blockchain, da CSQA con il coinvolgimento di tutta la filiera. Tale contrassegno, che si presenta come una soluzione tecnologica a difesa della qualità ed originalità, sarà personalizzato ed in due formati, progettato con sofisticati elementi di stampa di sicurezza, da apporre su ciascuna bottiglia. Nella fattispecie dell’Aceto Balsamico di Modena ha chiesto a CSQA di sviluppare un Piano dei controlli che possa fornire garanzie sulla tracciabilità della materia prima mosto lungo tutta la filiera. L’iniziativa si colloca tra le più significative tra quelle attivate per promuovere la tracciabilità e la lotta alla contraffazione, ed in particolare si configura come pratica di eccellenza nel rapporto tra sistema pubblico e privato: una sinergia efficace che rappresenta uno dei pilastri per tutelare il patrimonio culturale e produttivo del nostro Made in Italy agroalimentare. Il Passaporto Digitale assumerà i connotati altresì di una preziosa arma anticontraffazione nel caso dell’e-commerce, canale attraverso il quale si verifica una parte importante delle frodi.
"Si tratta di un progetto innovativo – spiega Piero Bonato, direttore Csqa – che il consorzio ha voluto avviare in collaborazione con Csqa IPZS e Fondazione Qualivita. L’obiettivo è portare a valore il sistema di controllo della IG attraverso un duplice sistema costituito dai contrassegni del poligrafico dello stato e dalla App Trust yourFood. I contrassegni sono uno strumento di identificazione della singola bottiglia e al contempo strumento di anticontraffazione in virtù delle caratteristiche intrinseche del contrassegno. L’integrazione dei sistemi di controllo tradizionali con nuove tecnologie informatiche e informative rappresenta una frontiera innovativa che ha l’obiettivo di rendere sempre più efficienti i controlli e consentire una comunicazione immediata con il consumatore".